Samsung pronta ad aumentare i prezzi dei suoi device, ecco perché

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L’industria degli smartphone si trova di fronte a una potenziale ondata di rincari, e la causa non è una semplice strategia commerciale dei produttori, ma una crisi globale che riguarda il costo dei chip di memoria.

L’esplosione della domanda di componenti ad alte prestazioni, guidata in gran parte dalla crescente diffusione dell’Intelligenza Artificiale (AI) generativa, sta provocando un’impennata dei prezzi, con alcuni componenti che hanno registrato aumenti fino al +50%.

Samsung costretta ad aumentare i prezzi

Samsung, uno dei giganti del settore, sta attivamente valutando la possibilità di trasferire questi maggiori oneri sui consumatori, aumentando i listini dei suoi prodotti, compresi gli smartphone. A riportare la notizia è il Korea Economic Daily, che cita fonti vicine all’azienda. Questa mossa è dettata dall’aumento dei costi delle memorie DRAM, essenziali per gestire funzioni avanzate come l’elaborazione dell’AI direttamente sui dispositivi (on-device).

L’improvvisa e massiccia richiesta di chip potenti e capienti ha messo sotto pressione l’intera catena di approvvigionamento, tanto che la produzione fatica a tenere il passo. Samsung, pur essendo uno dei principali produttori di memorie al mondo, si trova nella posizione di dover decidere se assorbire questi rincari o scaricarli sul mercato. Sembra che l’opzione propenda per la seconda, innescando un “effetto domino” che sta già interessando anche altri brand.

Un esempio è Xiaomi, che ha recentemente lanciato il modello Redmi K90 con un prezzo superiore del 7,5% rispetto alla generazione precedente. Secondo gli esperti, l’inflazione dovuta all’aumento dei costi della memoria non è un fenomeno transitorio. Le previsioni indicano che questa “memoria-inflation” potrebbe persistere almeno fino al 2027 o al 2028, segnando una nuova e costosa fase per il settore della telefonia mobile. Questo scenario suggerisce che l’attuale momento potrebbe essere l’ultima finestra utile per l’acquisto di uno smartphone a prezzi non ancora gonfiati.

L’AI l’artefice di tali aumenti

L’AI, quindi, si conferma come il vero protagonista di questa trasformazione, cambiando non solo l’esperienza d’uso dei dispositivi, ma anche la loro struttura di costo e il valore percepito. Una possibile strategia di lungo periodo per i produttori potrebbe essere la polarizzazione del mercato: offrire modelli “AI-ready” di fascia alta, inevitabilmente più costosi per via dei chip avanzati, e al contempo mantenere versioni base per gli utenti meno esigenti o con budget più limitati.

In ogni caso, il mercato degli smartphone sembra destinato a diventare un luogo più costoso a causa della rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale. Samsung non può fare altro che accodarsi a ciò che già gran parte della concorrenza sta proponendo con questi cambiamenti a livello produttivo. I costi aumentati dei chip inevitabilmente si sentiranno per i consumatori, vedremo di quanto salirà il prezzo dei prossimi dispositivi di casa Samsung.

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