Un giudice ha stabilito che i dati contenuti da Megaupload devono essere conservati, almeno per il momento. La decisione è stata presa venerdì ed è stata accolta dal team legale di Megaupload che sta lottando per proteggere il materiale degli utenti, in modo che possano essere utilizzati anche come prove sui server di Megaupload.
Il giudice Liam O’Grady ha detto che gli avvocati di entrambe le parti dovrebbero avviare sessioni di mediazione e cercare di elaborare un accordo sull’opportunità di archiviare o eliminare le informazioni. Questo permetterà di proteggere gli utenti, i quali non perderanno così i propri contenuti. La notizia è stata accolta dal lead counsel di Megaupload, Ira Rothken, che in merito a scritto quanto segue sul proprio account Twitter:
Sostanzialmente, Rothken afferma che “Megaupload è soddisfatto della sentenza del giudice statunitense a favore della conservazione dei dati del server e di aver disposto una conferenza con magistrato esperto“. I server che ospitano il materiale sono in leasing da parte di Carpathia Hosting. Questa azienda ha comunicato, qualche tempo fa, che per mantenere i file hostati su Megaupload spendeva circa 9.000 dollari al giorno. Megaupload si è offerta di assumere l’onere finanziario, ma ovviamente ha i suoi soldi congelati, nel senso che praticamente non è in grado di farlo. L’altra alternativa sarebbe quella che il Governo pagasse per sostenere i server, ma tale opzione resta alquanto improbabile.
Kim ‘Dotcom’ con Megaupload ha intascato, negli anni, una fortuna in denaro che pochi hanno eguagliato. Il sito nacque come spazio web in cui conservare file personali, documenti e cartelle che nel computer avrebbero occupato troppo spazio. Con lo spazio offerto dal portale, gli utenti potevano mettere al sicuro i propri file, senza intasare la memoria del pc. Megaupload, però, da semplice sito di hosting si è trasformato in uno spazio internet nel quale è stato spesso violato il diritto d’autore, anche se il suo scopo non era certamente questo.