Quanto accaduto nell’ultimo anno a causa della pandemia Covid-19, ha sicuramente contribuito tutta una serie di processi di innovazione digitale dell’economia italiana che, previsti ormai da tempo, faticavano a intraprendere un deciso e costante trend di crescita.
Sicuramente, insieme al boom dell’e-commerce a tutti i livelli, lo smart working (tele lavoro o lavoro agile se non vogliamo perdere l’abitudine nell’utilizzare la lingua di Dante) è stato il protagonista della rivoluzione digitale che ha coinvolto l’intero tessuto socio-economico del nostro paese.
Le restrizioni imposte dal Governo, il timore dei contagi e, finalmente, un’aumentata attenzione verso la forza lavoro a tutti i livelli, ha portato sempre più aziende a ricorrere, giocoforza, allo smart working. Se, inizialmente, lo smart working è stato visto come una soluzione d’emergenza e temporanea, con il passare dei mesi molte realtà hanno dovuto ripensare (a volte completamente) i propri modelli organizzativi proprio in un’ottica di lavoro a distanza.
Il boom dello smart working
Le statistiche parlano di percentuali elevatissime di ricorso allo smart working, nuovo paradigma lavorativo che ha coinvolto il 97% delle aziende, il 94% delle Pubbliche Amministrazioni e più del 50% delle Piccole e Medie Imprese.
Questi numeri sono destinati a consolidarsi, visto che sono sempre di più i soggetti economico-produttivi che decidono di impiegare parte (o tutta) la propria forza lavoro in smart Working. Aziende come Bucap offrono un’ampia gamma di servizi e soluzioni per lo smartworking, al fine di supportare tutte le realtà che stanno abbracciando la rivoluzione del lavoro agile.
L’implementazione e le prime fasi della gestione di questo nuovo modo di lavorare sono delicate, con l’aiuto e il supporto dei migliori partner che si rivelano indispensabili anche per capire come adottare al meglio i nuovi modelli organizzativi. L’obiettivo è quello di esaltare gli aspetti positivi e limitare quelli negativi dello smart working.
Ma quali sono, dunque, i vantaggi e gli svantaggi dello smart working per aziende e lavoratori?
Vantaggi dello smart working per le aziende
Per quanto riguarda le aziende, l’implementazione dello smart working all’interno del proprio ciclo produttivo genera degli indiscutibili vantaggi legati all’attività e al perseguimento degli obiettivi aziendali. Dal punto di vista del datore di lavoro, infatti, si riscontrano:
- miglioramento della produttività,
- aumento delle ore di lavoro e riduzione dell’assenteismo;
- riduzione dei costi per gli spazi fisici.
Vantaggi dello smart working per i lavoratori
Sul fronte della “forza lavoro”, i benefici percepiti dai lavoratori sono quelli più immediati e semplici da quantificare in termini di miglioramento della qualità della vita. In questi casi, infatti, i lavoratori impegnati da casa (parzialmente o totalmente) nelle loro mansioni segnalano come principali vantaggi dello smart working:
- riduzione dei tempi e costi degli spostamenti;
- miglioramento della qualità della vita;
- aumento della motivazione e della soddisfazione personali verso il proprio lavoro.
Le criticità dello smart working
Tuttavia, un solo anno di ricorso più o meno generalizzato allo smart working, ma comunque intenso stando ai numeri sopra riportati, ha evidenziato già le prime criticità come:
- difficoltà a separare i tempi dedicati al lavoro da quelli alla vita privata;
- estensione dell’impegno e della disponibilità lavorativa oltre i tradizionali limiti orari;
- aumento dei motivi di distrazione durante l’orario di lavoro;
- isolamento sociale e perdita della capacitò di relazionarsi in team.