Che Nokia non navigasse in buone acque non è certo una novità ma sembra che questa crisi ha portato all’ardua decisione di chiudere definitivamente anche l’ultimo impianto di produzione presente sul territorio finlandese. La notizia è di Venerdì, giornata in cui, seppur i sindacati dei dipendenti locali hanno tentato in tutti i modi di bloccare la decisione presa da Elop e la sua squadra non sono riusciti ad ottenere il risultato sperato: evitare la chiusura dello stabilimento di Salo annunciando così il licenziamento di 3.700 posti di lavoro.
Già in passato il colosso di origini finlandesi aveva annunciato un imminente ritiro della produzione dal territorio finlandese al fine di spostarsi in paesi ove la produzione di smartphone e dispositivi elettronici fosse economicamente più vantaggiosa, decisione ultima presa al fine di salvare quello che un tempo era il più grande colosso produttore di cellulari in tutto il mondo. Nel mese di Giugno, Nokia in un comunicato ufficiale, aveva anticipato tagli per un totale di 10.000 dipendenti oltre alla chiusura entro il 2013 delle sedi di Ulm, Canada e Burnaby dedicate unicamente alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie.
A non portare i benefici sperati, o quanto meno ad arrivare in largo ritardo è anche Microsoft, su cui Nokia ha puntato molto per la realizzazione degli smartphone di ultima generazione. L’azienda Finlandese ha infatti abbandonato del tutto ogni forma di sistema operativo alternativo basando il suo mercato unicamente sulla piattaforma sviluppata da Redmond, che a breve dovrebbe uscire con la sua ultima versione: Windows Phone 8 che, seppur potrebbe portare benefici interessanti a Nokia arriverebbero comunque in ritardo per affrontare la crisi che la sta attanagliando. Tornando alla sede di Salo, la sua forza lavoro era stata già drasticamente ridotta all’inizio di quest0 anno, quando Nokia ha deciso di ridurre il numero di dipendenti di 780 unità, Salo era considerato l’ultimo grande centro di produzione dell’azienda finlandese in tutta Europa.