Sebbene la pirateria vada a configurarsi come un pesante fardello la musica digitale, stando a quelli che sono i più recenti dati diffusi da FIMI, è in crescita e con il passare del tempo è andata ed andrà ad occupare una posizione di sempre maggior rilievo nello sviluppo tecnologico, specie per quanto concerne il Bel paese.
Infatti, tenendo conto dei dati recentemente diffusi, appare innanzitutto necessario sottolineare il fatto che in tutto il mondo il fatturato complessivo dei brani musicali digitali presenti sulla piazza risulta nettamente superiore ai 5 miliardi equivalenti al 32% del totale della distribuzione dei contenuti online.
Si tratta di un cifra destinata a crescere ulteriormente nel corso dei prossimi mesi e che va a scontrarsi col costante incremento degli allarmi relativi alla pirateria che più e più volte hanno fatto temere per la fine dei contenuti digitali protetti da copyright.
Nel caso specifico dell’Italia, invece, a giocare un ruolo di fondamentale importanza nell’evoluzione della musica digitale sono e saranno smartphone e tablet grazie anche ai futuri miglioramenti delle reti mobili e agli accordi con gli operatori telefonici.
Basti infatti pensare che soltanto in Italia vi sono ben 95 milioni di schede SIM attive facenti riferimento ad un numero complessivo di utenti equivalente a circa 48 milioni che, appunto, potrebbero andarsi a configurare come potenzialmente interessati alla musica digitale.
Buona parte di essi, inoltre, sempre attenendosi a quanto emerso dallo studio, preferisce lo streaming, che tra l’altro utilizzano più spesso rispetto agli utenti americani ed a quelli inglesi, come modalità di fruizione della musica digitale, una tendenza questa che risulta confermata anche dall’utilizzo di Deezer relativamente al quale, così come reso noto dai vertici dello stesso servizio, è stato registrato un vero e proprio boom di abbonati italiani che se ne servono sempre più costantemente e, sopratutto, direttamente e comodamente da device mobile.