Nel corso dell’Open-Source Developers’ European Meeting (FOSDEM), l’evento di Bruxelles organizzato dalla comunità degli sviluppatori di software liberi, è iniziata ad impazzare un’indiscrezione secondo cui Microsoft potrebbe annunciare, in un futuro non molto prossimo, una versione di Office specifica per sistemi operativi Linux.
La redmondiana, sempre attenendosi ai rumors, pare infatti stia seguendo molto attentamente l’evoluzione del sistema operativo del pinguino così da poter valutare l’opportunità di rilasciare una versione per Linux della celebre suite d’ufficio.
Il presunto rilascio di Office per Linux dovrebbe avvenire durate il 2014.
Ma per quale ragione Microsoft dovrebbe rilasciare una versione per Linux di Office quando gli utenti hanno già la possiiblità di sfruttare OpenOffice e LibreOffice?
La risposta è da ricercare nel market share dell’OS.
Linux, infatti, non può competere con Windows in tal senso ma nel corso degli ultimi mesi l’interesse degli utenti verso il sistema operativo di natura open source è aumentato enormemente ed a prestargli particolare attenzione sono stati sopratutto gli sviluppatori di videogiochi.
L’incremento dell’attenzione nei confronti di Linux è stato scatenato, in primis, dal rilascio, da parte di varie software house, di titoli ad hoc per il sistema operativo open soruce.
Tenendo conto di tali dati Microsoft potrebbe quindi aver scelto di seguire gli sviluppi della faccenda e nel caso in cui l’utenza Linux raggiunga un numero, per così dire, particolarmente interessante potrebbe non volersi farsi trovare impreparata alla cosa.
Sino a questo momento, comunque, Microsoft non ha mai rilasciato software per Linux ma nel corso degli ultimi anni non è certo mancato il suo sostegno al sistema operativo open source con apposite conferenze e sviluppo di driver ad hoc.
Inoltre, qualora Microsoft fosse effettivamente interessata a produrre una versione di Office per Linux questa potrebbe andarsi a configurare come un prodotto destinato alle aziende, ai governi ed alle università che nel corso del tempo hanno scelto di favorire risorse gratuite ed open source in sostituzione della suite d’ufficio di casa Redmond.