La caduta di Megaupload ha portato, come sappiamo, molti scheletri ad uscire fuori dagli armadi, anche se sigillati a dovere.
È arrivata in queste ore una nuova pessima notizia per Kim Dotcom, sembra infatti che ora non sia solo la MPAA (Motion Picture Association of America), che rappresenta tutti i Big di Hollywood e non solo, a voler portare in un aula di tribunale Megaupload, ma ci sarebbe anche Valcom pronta ad intentare causa al Re del download.
Valcom oggi rappresenta una delle maggiori società private di intrattenimento degli Stati Uniti e ha deciso di accusare Megaupload, e di conseguenza il suo fondatore Kim Dotcom, per aver diffuso illegalmente oltre 6 mila file di loro proprietà.
La richiesta da parte di Valcom, come potete facilmente immaginare, non è bassa. Infatti, la società di intrattenimento statunitense ha chiesto che per ogni violazione venga riconosciuto un risarcimento pari a 150 mila dollari. Somma che, moltiplicata per tutti i file che potrebbero essere contenuti negli oltre 1100 server della Carpathia Hosting, farebbe ammontare il risarcimento,calcolatrice alla mano, ad oltre 900 milioni di dollari. Ovviamente la cifra non è precisa, in quanto non è possibile sapere quanti file protetti da copyright sono realmente archiviati nei server. Rimane comunque una cifra davvero da capogiro.
Vince Vellardita, attualmente CEO di Valcom, ha dichiarato in un comunicato:
“Abbiamo avanzato questa iniziativa aggressiva per recuperare i nostri diritti di copyright e per assicurare alla società il ricevimento di tutti i ricavi che le spettano”.
Attualmente i giudici hanno confiscato oltre 42 milioni di dollari dai vari conti ed investimenti di Kim Dotcom a cui andrebbero sommati ovviamente tutti i beni da lui posseduti, immobili e non.
Valcom sarà probabilmente la prima azienda privata ad avanzare una causa legale contro Megaupload ed il suo fondatore, per poter così far volare il proprio bilancio e portare a casa una cifra davvero consistente.