Quando apriamo un vecchio album fotografico appartenuto alla nostra famiglia, subentra in noi un senso di malinconico piacere nel rivedere persone che ci sono state care un tempo e rivivere l’esatto momento nel quale fu scattata proprio quella foto oramai ingiallita dal tempo e dai colori privi di smalto. Magari a quel tempo, la foto fu presa con una economica Istamatic o con una più professionale reflex e occorrevano giorni prima che il rullino portato a sviluppare, potesse tradursi in una serie di fotografie più o meno riuscite.
Al giorno d’oggi, la tecnologia in fatto di macchine fotografiche fa apparire anche le più professionali 6×6 di un tempo, quasi come dei dagherrotipi meritevoli di far parte di qualche collezione museale e non è più necessario attendere per rivedere una foto. Infatti le macchine fotografiche digitali permettono di rivedere immediatamente l’immagine nel display del quale sono munite e decidere se cestinare la foto perché non ci piace e rifarne subito un’altra oppure lasciarla nella memoria per poi trasferirla nel nostro computer o dentro qualche contenitore virtuale come Cloud o altri ancora. Ma come scegliere la macchina fotografica più adatta alle nostre esigenze? Addentriamoci in un breve vademecum che può fare un po’ di chiarezza.
Non ci soffermeremo sul tipo di utilizzo che si vuol fare ma identificheremo i vari tipi di fotocamere in commercio tenendo presente che le compatte e le bridge sono ideali per scattare foto di viaggi, momenti in famiglia, i ricordi che si vogliono conservare e che possono essere utilizzate da tutti data la loro estrema facilità. Le fotocamere mirrorless e reflex sono apparati più complessi ma consentono di essere performanti a seconda delle varie esigenze solamente cambiando obiettivo che muta l’ottica della camera.
Per saperne di più
Ecco in breve, la descrizione dei vari modelli di fotocamere che compongono il panorama commercializzato al giorno d’oggi.
Compatte: si tratta di piccole fotocamere comode da portare sempre con se dal momento che sono tascabili e leggere. Nel contempo risultano di facile ed intuitivo utilizzo e presentano un costo abbastanza economico che le rendono possibili a tutte le tasche.
Bridge: sono fotocamere leggermente evolute rispetto alle compatte e che si rivelano ideali per cominciare a fare pratica anche se hanno un ottica fissa.
Reflex low level: fotocamere di qualità che presentano un costo economico nell’offerta reflex che rappresentano lo strumento indispensabile per impratichirsi nel fotografare. Le ottiche supplementari (solitamente a quella di base se ne aggiungono altre) possono successivamente essere utilizzate anche su versioni semiprofessionali o professionali essendo intercambiabili.
Reflex professionali e semiprofessionali: dedicate a chi ha già acquisito le conoscenze della tecnica della fotografia, sono straordinari strumenti che offrono illimitate possibilità. Questo non significa che acquistarne una si traduca automaticamente nel fare foto straordinarie: occorre pratica per sfruttare pienamente le caratteristiche di cui sono in possesso. Inutile sottolineare il fatto che sono anche le più costose.
Mirroless: risultano essere una via di mezzo tra una camera di qualità ed una compatta e sono caratterizzate dal fatto che non hanno lo specchio e questo le rende prive di mirino ma abbatte il loro peso e permette loro di avere contenute dimensioni.
Molti sono i punti da toccare prima di scegliere consapevolmente la fotocamera più adeguata per le proprie esigenze. Megapixel, processore, sensore, pixel ed altro ancora, fanno parte di un dizionario che merita di essere studiato per entrare nel mondo della fotografia (anche a livello amatoriale) e rendersi conto del perché non è il numero dei megapixel a stabilire la qualità della macchinetta fotografica.