Secondo la ricerca condotta dalla Purdue University dell’Indiana, le applicazioni gratuite che contengono tanta pubblicità scaricano più velocemente la batteria del cellulare. Lo studio è stato realizzato prendendo in considerazione esclusivamente i device con sistema operativo Windows e Android, tralasciando iOS, sistema operativo che impone già diverse limitazioni. Gli studiosi credono, però, che la penalizzazione dell’autonomia della batteria riguardi, in generale, qualsiasi smartphone di ultima generazione, che già di default consuma tanta batteria, a seconda dell’utilizzo delle app.
La pubblicità presenta sulle app gratuite assorbirebbe, dunque, il 75% dell’energia di cui dispone la batteria: app famose, come Facebook o Angry Birds ‘succhierebbero’ la carica del telefono: il 20% dei consumi sarebbero dedicati all’avvio dell’app, il restante, invece, consumato dall’advertising e dai banner pubblicitari. La pubblicità sui dispositivi mobili ha ottenuto un grande successo, anche perché sono tante le app di svago o di produttività che fanno leva su questo tipo di finanziamento. L’advertising, però, spesso fa leva sulla geolocalizzazione dell’utente, ai quali vengono forniti contenuti in base alla località di residenza.
Un altro problema per la batteria è rappresentato dalla “coda 3g“, ossia il fatto che le applicazioni lasciano connesso il collegamento dati per diversi secondi anche dopo che è stato avviato il trasferimento delle informazioni pubblicitarie. Insomma: se si risparmia sul costo dell’app, non si può dire lo stesso per la batteria, per la quale bisogna continuamente ricorrere al caricatore per ovviare al continuo scaricamento derivato dall’uso delle mobile app. Il problema potrebbe essere ovviato, attraverso un’attenta ottimizzazione da parte degli sviluppatori. Bisogna anche dire che le app gratuite e ricche di pubblicità sono quelle che ottengono maggiore successo sui diversi mobile store, poiché danno la possibilità agli utenti di sperimentare un nuovo servizio, senza essere assoggettati a costi aggiuntivi. L’unica pecca sostanziale è il problema alla batteria, che rappresenta l’unico costo dei software gratis.