Arresti e perquisizioni si sono svolti in Campania, Lazio, Umbria, Liguria, Piemonte, Lombardia e Veneto al termine di un’indagine svolta dalla polizia postale durante un blitz in tutta Italia della scorsa settimana. È stato trovato sul web un imponente archivio con oltre 5 milioni di file di immagini e video pedopornografici che ha fatto scattare una vasta operazione con arresti e perquisizioni.
Sono stati trovati file feroci e cruenti che riportavano filmati e foto di bambini molto piccoli sottoposti a violenze sessuali e torture. Sono state arrestati 10 individui tra cui anche persone considerate insospettabili che agivano coperte dall’anonimato. È il caso di dire che il “diavolo” è tra di noi, ignari internauti che non si accorgono quanto sia vasto il web sconosciuto ai più. Gli arresti sono giustificati da ipotesi di reato quali la divulgazione di materiale pedopornografico e l’associazione a delinquere. L’indagine è scattata grazie alla segnalazione di una ragazza che ha informato le autorità competenti.
Il materiale pedopornografico, pur essendo ingente, non affiora con i normali motori di ricerca, è ben celato e invisibile, Le immagini, infatti, erano nascosti in file musicali. A scoprirlo e a denunciarlo è stata, nello scorso febbraio, la giovane salernitana che ha raccontato di avere scaricato dei file musicali di Edith Piaf, ma quando era andata ad aprirli, le erano comparsi sul computer foto pedopornografiche anche suddivise in due categorie, le hurtcore e le death. Non servono chiarimenti per capire a cosa si riferiscono i due termini.
Il fenomeno criminale pedopornografico è presente in tutto il mondo e il web purtroppo lo diffonde ancora di più. Anche Microsoft è scesa in campo per aiutare le forze dell’ordine a scoprire i criminali donando uno strumento che consente di tracciare e condividere online il database di immagini delle vittime di pedofilia. L’innovativa tecnologia permette alle forze dell’ordine di combattere lo sfruttamento sessuale dei minori identificando e prestando soccorso alla vittime in tempi sempre più rapidi.
È una tecnologia che è in grado di creare una firma univoca per un’immagine digitale, alla stregua di un’impronta digitale, che può essere confrontata con le firme di altre immagini per trovare copie dell’immagine specifica. L’enorme lavoro viene svolto sempre nell’ottica di aiutare le vittime e di rendere il web più sicuro.