La fabbrica di brevetti per le nuove tecnologie, made in Silicon Valley, sembra non avere mai posa ed instancabile sforna nuove idee e prototipi che migliorano o, in questo specifico caso, proteggono i nostri iDevice.
In quanti, possessori di un costoso ed affezionato melafonino, ci è capitato di lasciare che il nostro iPhone ci scivolasse di mano tentando poi con un salto acrobatico per evitarne l’impatto? Non sono poche le persone che risponderebbero di sì e, chi non lo ha fatto, sarà certamente d’accordo che l’idea di vedere lo schermo del nostro iDevice infrangersi al suolo è davvero una prospettiva agghiacciante.
Ecco che entra in gioco un recentissimo brevetto di casa Apple che, ad un primo impatto, può farci fare un sorriso ma che poi riflettendoci sembra proprio una soluzione ottima soprattutto per chi non ama o non è abituato ad utilizzare voluminose custodie.
Il brevetto consisterebbe nell’utilizzo dei sistemi presenti nel dispositivo, come giroscopio, infrarosso, macchina fotografica ecc., per rilevare un eventuale caduta dello smartphone che così avrò la possibilità di attivare due differenti tipi di difese, si pensa o a getto d’aria o tramite fuoriuscita di elastici che attutiranno la caduta.
L’installazione di questo speciale iAirbag, avrebbe un ulteriore vantaggio per i dispositivi su cui verrebbe applicato, la struttura per la sua installazione sarebbè totalmente impermeabile rendendo, di fatto, il dispositivo più resistente all’acqua.
Tutto questo è per ora solo un progetto tra i tanti che attende il brevetto e ha decisamente molti punti che possono lasciare perplessità. Per citarne qualcuno il problema dello spazio d’installazione; se prendiamo in considerazione la linea di design presa dalla società di Cupertino si noterà certamente che le intenzioni di Apple sono quelle di creare dispositivi ancora più leggeri e sottili, cosa impossibile con un impianto di sicurezza del genere.
Altre perplessità potrebbero coinvolgere anche l’aspetto estetico dell’iPhone, ed altre ancora stanno in dettagli di carattere tecnico. Non sarà forse più semplice realizzare i futuri modelli con materiali più resistenti invece che investire in questo brevetto? Fin ora è stato così, per il futuro non ci resta che guardare.