Inviare un tweet nello spazio, venerdì si potrà

Un tweet collettivo sarà spedito nell’etere dal Radiotelescopio di Arecibo. L’iniziativa è stata organizzata dagli esperti nel National Geographic, in occasione del lancio della nuova trasmissione “Chasing Ufos”. A partire dalla mezzanotte di venerdì fino alle sette del mattino di sabato, tutti gli utenti Twitter potranno mandare un tweet agli “extraterrestri” che sono in ascolto, ammesso che esistano. Il tweet dovrà contenere l’hashtag #ChasingUFOs: il messaggio sarà tradotto e inviato al telescopio il 15 agosto, a 35 anni dal famoso “segnale Wow!“. Come ha spiegato Kristin Montalbano, portavoce del National Geographic, “Stiamo lavorando con il telescopio di Arecibo per capire il modo migliore di codificare i messaggi, molto probabilmente saranno tradotti in un codice binario“.

Il cosiddetto “segnale Wow!” deriva dalla scritta ‘wow’ che Jerry Ehman dell’osservatorio della Ohio State University impresse nel messaggio. Esso, in pratica, è un segnale in arrivo dalla costellazione del Sagittario durato 72 secondi, che nel momento di massimo picco ha avuto un’intensità 30 volte superiore a quella del rumore di fondo. Dopo circa 40 anni, nessuno è stato ancora in grado di decifrarlo e ne sono arrivati anche altri. Si pensa che il messaggio in questione sia stato inviato da una civiltà aliena evoluta e in possesso di strumenti tecnologici molto avanzati, in quanto un messaggio di quella entità richiedeva almeno una trasmittente da 2,2 Gigawatt, che una quarantina di anni fa non esisteva, almeno per noi terrestri.

All’iniziativa parteciperà anche Leila Lopes, Miss Universo 2011. Come ha dichiarato la bellezza universale, “Come è noto io sono la donna più bella dell’universo, se conoscete qualcuna che vuole competere mandatela pure da me, sono pronta alla sfida“. A sfidare gli ipotetici ET  anche l’attore Jorge Garcia, il popolare Hugo del telefilm Lost: “Se sentite il bisogno di conquistarci e rubarci tutte le risorse lo capisco – afferma l’attore – probabilmente lo faremmo anche noi”.