Alla società statunitense, e più nello specifico al defunto ex CEO Steve Jobs, la città di New York è sempre piaciuta. E’ stato lo stesso fondatore a volere, tempo addietro, la realizzazione del grande cubo, simbolo della società Apple ed ingresso del suo Store in 5th Avenue.
L’amore della società della mela morsicata verso la città che non dorme mai non si è estinto nel tempo e, dopo l’opera di restauro del suo famoso e più fotografato negozio, e dopo una lunga attesa, sta per aprire i battenti ad un nuovo ed imponente store situato in un luogo strategico la Grand Central Station.
La grande stazione, in stile rinascimentale, è uno dei più grandi snodi ferroviari della zona con diverse centinaia di treni in transito ogni giorno (circa 550) e quasi mezzo milione di passeggerri. E’ facile dedurre che le potenzialità economiche di questo luogo, sito nel mezzo di Park Avenue, sono davvero impressionanti e difatti l’Apple Store, che aprirà i suoi battenti il 9 di questo mese, potrebbe servire potenzialmente fino a 75000 clienti su una superfice espositiva di 23000 metri quadri.
Un progetto così grande non poteva esimersi dal destare molte attenzioni, alcune volute, altre indesiderate. E’ il caso di un’inchiesta, in corso d’opera, da parte dello stato di New York circa eventuali irregolarità sull’accordo economico sancito tra la società del melafonino e l’MTA. Sembrerebbe infatti che Apple si sia accordata per versare una cifra pari a 60 $ per metro quadro contro i circa 200 $ comunemente valutati per gli edifici di quella zona.
Oltre al prezzo da pagare a metro quadro, nell’occhio del ciclone ci sarebbero anche alcuni trattamenti “di favore” riservati al negozio Apple. La società californiana, infatti, non sarà costretta a condividere i ricavi delle vendite generati attraverso l’attività commerciale del nuovo store con la città di New York, condizione alla quale solitamente si è costretti quando si vuole avviare un’attività di quel tipo nella zona in questione.
Visto l’annuncio della società di Cupertino dell’inaugurazione fissata per il 9 dicembre, sembra comunque che il peggio sia passato e che, nonostante tutto, non vi fossero tutte queste irregolarità o almeno non così gravi da bloccare l’apertura. Non ci restano che due cose possibili da fare, o prendere un aereo ed andare ad assistere all’inaugurazione dal vivo, oppure attendere che le prime foto circolino sul Web.