La storia sembra ripetersi ogni anno: come ricorderete, nel 2010, un prototipo di Apple iPhone 4 fu lasciato in un bar di San Francisco, pochi mesi prima del suo debutto ufficiale al classico keynote dell’azienda di Cupertino. Lo stesso spiacevole accaduto, se di coincidenza o distrazione si tratta, si è ripetuto con il tanto atteso nuovo telefono Nexus 4 di LG. Jamin Barton, un barista che lavora presso il Club 500 a San Francisco, si è imbattuto in uno smartphone non reclamato presso la sede, nel mese di settembre. Il dispositivo non aveva all’interno una carta SIM, ma era stampato il logo di Google sul retro con un adesivo che indicava che il dispositovo non era in vendita.
Non appena Barton ha racconta la storia ad un amico, quest’ultimo ha riconosciuto che il telefono forse rappresentava il prossimo Nexus di Google. Pertanto, il giovane ha deciso di contattare il gigante della ricerca. Secondo Wired , Dave (questo è il nome della persona che ha contattato Google) ha raccontato di essere sconvolto il giorno dopo, dicendo che Google lo aveva minacciato di essere entrato in possesso di un accessorio e di aver commesso un crimine. Il Google’s Global Investigations & Intelligence Manager, Brian Katz è la persona alla quale è stato affidato il compito di recuperare il telefono, riferendo che Google potrebbe sporgere denuncia penale per l’accaduto contro le persone che lavorano al bar Club 500 di San Francisco.
Google, di certo, non si è comportata egregiamente nei confronti delle persone che lavorano nel coffee shop di San Francisco, anche perché una dimenticanza da parte degli impiegati del colosso della ricerca mondiale non può diventare un accusa penale per le persone coinvolte, seppur involontariamente, nella vicenda. In fondo, Dave e Jamin hanno dimostrato correttezza nel chiamare l’azienda e informarla di quanto fosse accaduto nel bar quel giorno.