L’evoluzione informatica non si da mai tregua e sembra non abbia dei limiti invalicabili e che la possano fermare. L’aumento delle tecnologie e dei sistemi informatici, che oramai abbracciano quasi ogni aspetto della vita quotidiana, ha portato l’esigenza di apparati per l’archiviazione dati sempre più capienti.
Se volgiamo lo sguardo a circa un decennio fa si parlava dei primissimi dischi da 1 GB, un’incremento di memoria notevole per quella che è di fatto un’era gelogica fa dal punto di vista delle nuove tecnologie. Con il tempo il giga sembra essersi ridotto di dimensioni proporzionalmente all’aumento delle esigenze dell’utenza. Siamo arrivati al Tera, circa 1000 giga, e da ieri, grazie ad “Hitachi Global Storage Technologies“, il mondo ha visto per la prima volta un disco fisso da ben 4 TB.
Deskstat 5K4000 ha le dimensione di 3,5 pollici e, come già detto, è il primo esemplare dalla capacità di archiviazione di 4 TB. La nuova unità integra 32MB di memoria cache mentre la rotazione dei piatti è di 5.400 giri al minuto: grazie alla tecnologia CoolSpin proprietaria il costruttore assicura un funzionamento silenzioso e consumi di energia in fase di idle il 28% inferiori rispetto ai dischi da 7.200 giri al minuto.
Il nuovo disco fisso da 4TB può essere utilizzato senza problemi con i Mac e i PC di ultima generazione inoltre il costruttore fornisce software da scaricare per utilizzarlo con i sistemi a 32bit e 64bit di Mac e Windows.
Deskstar è già disponibile, in quantità limitate, in USA in un kit per l’installazione fai-da-te al prezzo di 399,99 dollari (circa 300 euro): include le viti e le istruzioni passo passo per l’installazione. A partire da gennaio sarà venduto anche in un bundle contenente uno chassis esterno, per utilizzare il disco fisso da 4TB come disco esterno USB 2.0 per i Mac e USB 3.0 per PC al prezzo stimato di 420 dollari (circa 317 euro).
Quanto ci vorrà perchè anche quest’unità di misura diventi sorpassata? E’ decisamente difficile ed anche prematuro rispondere e quindi per ora ci accontenteremo di questa new entry e di attendere l’avvento del prossimo.