Google Wallet, la proposta di big G, risalente allo scorso anno, mediante cui effetuare pagamenti tramite carta di credito ed agendo direttamente dal proprio smartphone, ha aperto ai micropagamenti per comprare i contenuti sul web.
Trattasi, nello specifico, di ciò che prende il nome di Google Wallet for web content, la novità annunciata da Google proprio nel corso delle ultime ore e grazie alla quale gli utenti avranno adesso l’opportunità di acquistare il diritto di leggerse specifici contenuti disponibili in rete sfruttando un meccanismo di pagamento diretto e semplificato.
Google Wallet for web content dovrebbe dunque essere, così come dichiarato da Google stessa, un esperimento utile a vedere se gli utenti sono o saranno disposti a pagare per poter accedere a singole pagine web e se il processo di acquisto è ancora abbastanza semplice.
Gli utenti di Google potranno da oggi acquistare il diritto di leggere specifici contenuti online sfruttando Wallet per effettuare i pagamenti ed i prezzi per ogni contenuto varieranno tra i 25 e i 99 centesimi e si avrà anche la possibilità di chiedere un rimborso entro i 30 minuti successivi all’acquisto.
Per quanto riguarda invece i contenuti dal costo superiore al dollaro Google suggerisce di accedere ad un servizio parallelo quale Google Wallet for Digital Goods.
Gli editori, invece, potranno inserire un banner Google Wallet sulla pagina Web che desiderano far pagare.
Gli editori saranno comunque obbligati a rendere disponibile gratuitamente una parte del contenuto prima dell’acquisto, in modo tale da permettere ai lettori di comprendere se il prodotto in questione è effettivamente interessante oppure no.
A al proposito Google ha già avviato collaborazioni con diversi ed importanti partner tra cui anche Peachpit, DK Publishing e la Oxford University Press.
Unitamente alla news in questione Google ha inoltre fatto sapere che entro breve verrà rilasciato un aggiornamento per il Samsung Galaxy S3 che introdurrà il supporto ufficiale a Google Wallet, una procedura questa alla quale dovrebbero poi essere sottoposti anche vari altri smartphone dotati di un chip NFC.