Che il futuro di Google Maps non fosse solamente per gli esterni si era capito oramai da tempo, sembra tuttavia che Google abbia deciso di puntare sempre più nella direzione della cultura e degli interni ed in particolare verso i musei. E’ di poche ore fa, infatti la notizia che il colosso di Mountain View abbia deciso di aprire il suo sistema ai 22 tra i più importanti musei statunitensi tra cui ovviamente spiccano i 17 musei Smithsonian oltre ovviamente al de Young di San Francisco, il Philadelphia Museum of Art, Cincinnati Museum Center, l’Indianapolis Museum of Art, il Museo Americano di Storia Naturale. Si tratta di una vera e propria novità che sarà dedicata purtroppo solamente a dispositivi Android. Con l’arrivo di questi ultimi 22 musei, Android varcherà e supererà il traguardo delle 10 mila mappe di interni.
Google non è certamente la prima volta che entra in un museo, infatti molti di voi staranno pensando al Project Art che puntava principalmente a sostituire le visite al museo con visualizzazioni da remoto, infatti nei vari musei del Project Art sono state scattate fotografie ad alta risoluzione così da consentire visite virtuali di altissima qualità. Oggi invece, Google con le sue mappe di interni punta ad invogliare gli utenti a visitare i musei ma senza scordare le comodità della tecnologia, infatti lo smartphone Android aiuterà tutti i visitatori nel visitare al meglio i musei attraverso cartine e itinerari già studiati da esperti.
La semplicità d’uso è certamente una delle principali caratteristiche di questo sistema, vi basti pensare che una volta avvicinati ad un museo, il vostro smartphone vi segnalerà i vari ingressi da cui poter iniziare la vostra visita con i vari itinerari da seguire e se vi doveste perdere sarà sufficiente aprire Google Maps sul vostro smartphone o tablet Android e potrete accedere alla piantina intera del museo e così trovare la via d’uscita.
Unica pecca è che si tratta, almeno per il momento, di un progetto dedicato unicamente ai musei statunitensi, anche se Google ha già annunciato che presto il numero aumenterà aggiungendo così all’elenco il Phillips Collection, il Nelson-Atkins Museum of Art e il National WWII Museum di New Orleans.