Nel tentativo di evitare di mostrare contenuti sessualmente espliciti quando qualcuno digita, in modo del tutto innocente, una query di ricerca ambigua, Google ha messo a punto la sua ricerca di immagini. L’unico inconveniente è per coloro che, in realtà, intendono ricercare contenuti per adulti.
Stava accadendo, infatti, qualcosa di strano nella ricerca immagini di Google. In un primo momento, gli utenti potevano scegliere tra tre livelli di filtrazione della ricerca con un menu a discesa SafeSearch. Un filtro per la visualizzazione di contenuti filtrati, un filtro moderato e nessun filtro. Ora ci sono solo due opzioni: SafeSearch On e SafeSearch Off: quest’ultima modalità non prevede la visualizzazione di contenuti espliciti.
Cosa sta succedendo?
Un portavoce di Google ha dichiarato a NBC News che il gigante della ricerca ha “semplificato le impostazioni SafeSearch sulla ricerca di immagini per renderla migliore”. Il nuovo layout predefinito corrisponde alla modalità moderata, come lo stesso portavoce spiega. “Vogliamo mostrare agli utenti esattamente ciò che stanno cercando, con lo scopo di non mostrare i risultati sessualmente espliciti a meno che un utente non li ricerca esplicitamente“.
Un termine può risultare ambiguo. Ad esempio, vi è una parola che può fare riferimento a genitali femminili o ad un felino. Come può sapere il motore di ricerca se siete alla ricerca di foto di un gattino o di immagini di una donna nuda? Basti pensare che una query di ricerca ambigua potrebbe farvi visualizzare immagini compromettenti mentre siete a lavoro o in compagnia dei vostri figli.
“Usiamo algoritmi per selezionare i risultati più rilevanti per una data interrogazione,” ha sottolineato il portavoce di Google. “Se siete alla ricerca di contenuti per adulti, potete trovarli, senza dover modificare le impostazioni predefinite: basta utilizzare termini più espliciti nella query se i termini di ricerca sono potenzialmente ambigui”.