Sul web circolano molte notizie che indicano come Google sarebbe interessata inaugurare un nuovo servizio di streaming musicale. Il modello di riferimento sarebbe Spotify. La sfida comunque è ostica anche perché Spotify ha raggiunto già i 5 milioni di abbonati e 20 milioni di utenti non paganti sparsi in 17 paesi del mondo. Quindi Google vorrebbe lanciare una specie di Spotify con una piattaforma di streaming musicale gratuita. Ci sarebbero già in atto trattative con le etichette discografiche più importanti, Secondo indiscrezioni intercettate da Bloomberg. Si sarebbero già avuti incontri tra le etichette e Google anche per il rinnovo delle licenze audio-video per YouTube. Sul tavolo ci sono anche le idee e per risolvere il problema del libero uso delle tracce audio sulle clip amatoriali da parte degli utenti.
Secondo quanto riportato dal “Financial Times”, il gruppo statunitense avrebbe intenzione di fare concorrenza a Spotify e Deezere. Ma sempre secondo il Finanacial Times Google si rivolgerebbe soprattutto alla piattaforma Android e gli utenti potrebbero essere raggiunti o attraverso l’abbonamento a pagamento o gratuitamente con gli annunci pubblicitari. Il lancio è previsto per il terzo trimestre del 2013.
Probabilmente la sinergia con Android sarebbe forte, mentre quella con iOS e Windoes Phone sarebbe minore.
Certamente funzionerà con ogni dispositivo e piattaforma presente sul mercato, ma gli sviluppatori devono aver pensato a qualche bonus per i propri utenti.
Il nuovo streaming andrà ad arricchire Google Play Music, lanciato nel 2011 negli Stati Uniti e poi in cinque paesi europei, tra cui l’Italia, e potrebbe dare accesso a una libreria di milioni di canzoni. Verrà offerto sia in abbonamento sia nella versione ad accesso gratuito e illimitato, supportato dalla pubblicità, seguendo un modello già adottato dagli altri servizi di musica digitale.
Per ora ancora gli ideatori non lasciano trasparire indiscrezioni anche se poche settimane fa anche il Wall Street Journal ha parlato di un tale servizio di streaming. Vedremo in seguito eventuali novità.