Arriva finalmente la prima conferma ufficiale che riguarda le caratteristiche hardware del nuovo smartphone di Samsung, il tanto atteso Galaxy S III che verrà presentato la prossima settimana a Londra.
La notizia arriva direttamente dal colosso sud-coreano che, con un comunicato stampa, ha ufficializzato l’arrivo dei nuovi processori Exynos 4 Quad e ha annunciato che il Galaxy S di terza generazione sarà dotato proprio del nuovo processore sviluppato dal colosso.
Il nuovo processore, che andrà a gestire l’attesissimo smartphone Top gamma di Samsung, pulserà ad una frequenza di almeno 1.4 GHz e sarà realizzato con un processo di fabbricazione a 32 nm, per darvi un’idea, il nuovo iPad ha un processore realizzato con la tecnologia a 45 nm dual-core (anche se è dotato di una GPU quad-core). Oggi la maggior parte dei dispositivi in commercio, sia smartphone che tablet, sono dotati solamente di un processore dual-core, quindi dal nuovo Galaxy S III possiamo aspettarci realmente prestazioni eccezionali e mai raggiunte prima da nessun altro dispositivo.
Nel comunicato, Samsung ha voluto anche precisare come il processore abbia un ruolo cruciale nel nuovo Galaxy S e sarà proprio la nuova CPU a rendere l’esperienza d’uso molto simile a quella di un PC grazie soprattutto all’innovativa funzionalità multi-tasking che verrà presentata il prossimo 3 Maggio.
Tornando al nuovo processore di Samsung, possiamo dire che è stato sviluppato sulla base dell’attuale tecnologia Cortex A9 di ARM. L’ultima tecnologia ARM ed in particolare il Cortex A15 non saranno tuttavia destinati, almeno per il momento, al ramo commerciale. Altra caratteristica che non passa certamente inosservata di questa nuova gamma di processori è la loro capacità di risparmio energetico, infatti secondo quanto annunciato da Samsung, l’Exynos 4 Quad consuma circa il 20% in meno rispetto al suo predecessore garantendo prestazioni nettamente superiori.
L’Exynos 4 Quad ha anche la particolarità di essere compatibile con tutte le motherboard per l’Exynos 4 Dual, questo grazie alla compatibilità pin-to-pin con il suo predecessore installato sia sul Galaxy S II ma anche sul Galaxy Note.