L’idea nasce in Germania, in particolare a Colonia, dove due ragazzi un pò cresciutelli hanno avuto un’idea a dir poco geniale che punta ad eliminare ogni tipologia di spreco e a favorire lo scambio e le donazioni, stiamo parlando del Foodsharing.
In poche parole Foodsharing è l’innovativo social network che punta a radunare un numero sempre maggiore di persone che ogni giorno possono e vogliono scambiarsi ogni tipo di cibo che non si utilizza o che sta andando a male e che altrimenti andrebbe buttato agli animali o peggio ancora verrebbe indirizzato al macero. Si tratta di una iniziativa nata come per gioco dal sogno di Valentin Thurn e Stefan Kreutzberger, due ragazzi tedeschi di Colonia che, il 12 Dicembre hanno deciso di pubblicare la loro iniziativa e, come per magia, ha preso immediatamente piede a Colonia riscuotendo un successo fuori da ogni previsione. Ovviamente come ogni buona idea, è stato facile che si sia sparsa a macchia d’olio nel resto del territorio tedesco, sembra infatti che non solo Colonia abbia risposto positivamente all’iniziativa ma anche altre città tedesche hanno avviato il Foodsharing appoggiandosi al social network dei due ragazzi. Al momento l’iniziativa è attiva solamente solamente sul territorio tedesco ma a breve verrà contagiata anche la Svizzera, l’Austria e nel corso dell’anno i fondatori puntano a voler coinvolgere altri paesi europei al fine di voler eliminare, una volta per tutte, lo spreco di cibo.
Ogni offerta è localizzata, infatti al momento dell’inserimento dell’inserzione è necessario fornire l’indirizzo preciso dove è possibile ritirare la merce, oltre ovviamente alla quantità, la tipologia, l’eventuale data di scadenza e la data e l’orario preferite per il ritiro. Ovviamente è possibile inserire ulteriori informazioni che saranno disponibili agli utenti “clienti” solamente dopo che sono entrati in contatto con il !donatore”.
L’iniziativa, come potete facilmente immaginare, ha preso il via online e grazie ad internet è riuscita a propagarsi in così poco tempo sul territorio nazionale. Posso partecipare all’iniziativa non solo i privati ma anche ristornati e aziende produttrici di cibo purché venga rispettata l’unica regola fondamentale, ovvero il cibo dovrà essere in buone condizioni.
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