Nell’ultimo periodo si è parlato molto di Flashback il malware che, sfruttando una vulnerabilità di Java, è riuscito a mettere a repentaglio la sicurezza di circa 600 mila Mac ledendone, in tal modo, la reputazione di computer inattaccabili.
Unitamente a tutto quanto già reso noto sino a questo momento in merito a Flashback nel corso degli ultimi giorni i ricercatori di sicurezza del team Symantec hanno reso disponibili ulteriori ed interessanti dettagli circa la tanto chiacchierata minaccia e, sopratutto, relativamente ai cybercriminali che vi sarebbero alle spalle.
Stando a quanto reso noto risulta infatti che i cybercriminali dietro Flashback siano riusciti a guadagnare la modica cifra di circa 10 mila dollari al giorno grazie alla navigazione su Safari, Firefox e Chrome di tutti gli utenti colpiti dal tanto temuto malware.
Nel dettaglio Symantec ha spiegato che i cybercriminali sono riusciti ad ottenere il denaro in questione sfruttando gli annunci pubblicitari di Google e, per essere ancora più precisi, servendosi di un meccanismo in grado di reindirizzare l’utente in possesso di un Mac infetto e che andava a rubare le entrate pubblicitarie.
Tenendo conto del fatto che, così come già accennato, Flashback è riuscito ad infettare oltre mezzo milione di computer Apple in tutto il mondo è stato possibile stimare che una botnet di queste dimensioni possa generare, senza neanche troppi problemi, entrare sino ad un massimo di ben 10 mila dollari al giorno.
Trattasi quindi di una vera e propria truffa ai danni di Google per cui nonostante la minaccia sia stata quasi completamente sventata grazie all’intervento di Apple stessa e di diverse società impegnate sul fronte sicurezza informatica i danni recati al gran colosso delle ricerche in rete vanno a configurarsi come incalcolabili somme di denaro.
Non è stata quindi soltanto l’utenza Mac a risentire dell’attacco del malware ma, tenendo conto di ciò, anche chi con Apple ed i suoi prodotti aveva ed ha davvero ben poco a che fare.