Facebook di recente ha rimosso la foto di una donna in una vasca da bagno la quale mostrava alla camera semplicemente i gomiti e non il seno, secondo quanto appurato dal social network in un primo momento. Dopo tale “equivoco” la piattaforma sociale si è trovata costretta a rimuovere un’altra immagine che raffigura una donna tagliata a metà: come potete vedere dalla foto allegata a questo articolo, la ragazza giace su un telo da mare, divisa in due: il busto è appoggiato sull’asciugamani, mentre le gambe sulla sabbia.
Nel mese di ottobre, la rivista maschile australiana Zoo Weekly ha postato tale foto in cui è ritratta, appunto, la donna in bikini. I commenti rilasciati sotto la foto erano di stampo sessista e facevano riferimento ad allusioni che lasciavano poco spazio all’immaginazione. É stata fatta una denuncia all’Advertising Standards Bureau australiano, affinché fosse eliminata la foto in questione. La natura dell’immagine é inquietante nonché offensiva e chiaramente sessista, secondo la denuncia elaborata.
L’ASB ha stabilito che Zoo Weekly ha violato il suo codice standard e ha accolto tutte le lamentele pervenute. La foto è stata rimossa da Facebook, in quanto considerata troppo “umiliante“, secondo quanto riportato anche da Gizmodo. Su Facebook, in ogni caso, circolano immagini di diversa natura, anche decisamente esplicite, che riguardano guerre, sesso, politica, animali maltrattati e violenza sui bambini. Nonostante i controlli che il social network mette in atto per limitare la diffusione di foto cruente e forti che possano urtare la sensibilità degli utenti, tali immagini riescono comunque a raggiungere grandi fette di utenza. Spesso, i contenuti associati alle stesse immagini sono fuorvianti e allarmisti. Basti pensare a tutte le “bufale” che nascono sul web e che tramite i social media, come Twitter e Facebook, prendono piede e si diffondono a macchia d’olio, grazie ai meccanismi di condivisione.