La maggior parte dei guadagni che Facebook è riuscito ad ottenere nel corso tempo risultano derivanti dal settore pubblicitario ragion per cui non appare poi così strano il fatto che il team del celebre social network in blu sia alla continua ricerca di nuove idee mediante cui riuscire ad ottimizzare le campagne di advertising presenti sulla piattaforma.
A tal proposito l’ultima soluzione elaborata è quella che prende il nome di Facebook Exchange e che pone come obiettivo quello di mostrare a ciascun utente spot pubblicitari in base alla cronologia della propria navigazione in rete.
Gli annunci, quindi, risulteranno visualizzabili direttamente in tempo reale grazie ad un apposito programma al quale potranno scegliere di aderire diverse piattaforme di advertising.
Ma com’è possibile fornire agli utenti annunci pubblicitari in real time? La risposta, apparentemente complessa, è in effetti abbastanza semplice.
Le funzionalità di Facebook Exchange ruotano tutte attorno ai cookie salvati sui computer dagli innumerevoli siti web visualizzati in rete e possono essere sfruttati da Facebook per individuare la volontà da parte di un dato cliente di mostrare ad un dato iscritto al social network una data pubblicità.
Allo stato attuale delle cose, così come reso noto da un portavoce di Facebook, sono esattamente 8 le piattaforme che stanno sperimentando le caratteristiche della nuova funzionalità.
Durante le prossime settimane verrà avviata la fase di test su larga scala di Facebook Exchange che consentirà quindi al team di Facebook di valutare l’effettiva efficacia del nuovo sistema.
Agli utenti non verrà concessa la possibilità di disabilitare completamente Facebook Exchange ma potranno comunque decidere di effettuare un’operazione di opt-out in un sto web che ospita le pubblicità facenti riferimento ai gruppi in accordo con Facebool o almeno così dovrebbe essere stando sempre a quanto reso noto dal portavoce.
Tutte le informazioni scambiate con gli advertiser, appare opportuno sottolinearlo, non saranno ricollegabili al profilo di un utente poiché ad ognuno sarà associato un ID anonimo.