Stando ad una ricerca condotta da Reuters-Ipsos fra il 31 maggio e il 4 giugno 2012, Facebook starebbe incominciando ad essere noioso. Almeno è questo ciò che pensa un terzo degli americani. Nello specifico, il 34% degli intervistati (campione intero di 1032 americani) sostiene che rispetto a sei mesi fa, l’utilizzo di Facebook inizia a diminuire, perché in diversi casi viene etichettato come inutile.
Sono molti gli interpellati che però hanno dichiarato di passare meno tempo sul social network per antonomasia: questo vuol dire che le possibilità che un utente clicchi su un annuncio pubblicitario su Facebook cominciano a diminuire.
Risultato finale? Rischio di minor introiti per Mark Zuckerberg & Co. Anche General Motors, pochi mesi fa, aveva smesso di farsi pubblicità su Facebook, perché i dirigenti avevano capito che “il gioco non valeva la candela”. Solo un quinto degli interpellati ha dichiarato di aver acquistato un prodotto segnalato da un contatto su Facebook. In questo caso, il risultato andrebbe comunque letto in ottica positiva anche se è bene conoscere la tipologia di prodotto.
Difficile dire se, dopo un successo ininterrotto durato ben otto anni, siano questi i primi segnali critici per il social network di Mark Zuckerberg, ma la quotazione in Borsa e le previsioni di alcuni importanti analisti, quella di Eric Jackson su tutte, che indicano nel 2020 la data della fine di Facebook non possono non essere prese in considerazione dai dirigenti di Palo Alto. E, scendendo ancor più nei dettagli, il crollo in Borsa di Facebook ha creato un certo distacco tra la piattaforma sociale e i suoi iscritti: almeno questo è il parere del 44% degli intervistati.
E che dire della questione “privacy”? L’argomento è uno dei più dibattuti, visto che gli iscritti vogliono essere informati sul trattamento dei dati personali.
C’è però da dire che un quinto degli intervistati ha dichiarato però di utilizzare Facebook con una maggiore costanza.
Quindi non è poi tanto vero che Facebook sia in crisi. I 13.000 posti di lavoro dati dal colosso dei social network, 950.000.000 di iscritti e la medaglia d’argento come secondo sito più visitato dopo Google dimostrano che la crisi è ancora lontana.