Per coloro che non hanno seguito la vicenda, Facebook è stato al centro di una diatriba relativa alle foto prima caricate e poi cancellate dal social network: in un primo momento, il portale non le eliminava definitivamente anche dai propri server, ma pare che ora la situazione stia nettamente cambiando. Il colosso del social networking, infatti, pare che abbia iniziato a cancellare le immagini degli utenti, ormai rimosse dai singoli profili, tenute in consegna per mesi o, addirittura, per anni.
Come ha sottolineato Ars Technica che ha condotto una serie osservazioni in merito al dibattuto tema, che problema dovrebbe essere risolto. Facebook rimuoverà le foto dopo un periodo di 30 giorni una volta per tutte. Tale reazione, dunque, rappresenta una sorta di salvagente per i sostenitori della privacy in rete.
Sono passati più di tre anni da quando Ars Technica ha evidenziato l’incapacità o la mancata volontà di Facebook di rimuovere le foto “eliminate” dai suoi server. La società ha detto ad Ars Technica che i suoi nuovi sistemi di archiviazione delle foto sono a posto e che l’eliminazione delle foto avverà entro un ragionevole periodo di tempo. Come ha dichiarato il portavoce di Facebook, Frederic Wolens a sito di tecnologia “I sistemi che abbiamo usato per la memorizzazione di foto fino a pochi anni fa non sempre cancellavano le immagini in un periodo di tempo ragionevole, anche se sono state immediatamente rimosse dal sito. Abbiamo lavorato duramente per spostare il nostro deposito foto verso nuovi sistemi che ne garantiscono la completa eliminazione”.
Meglio tardi che mai: dopo tre anni, finalmente, il colosso del social networking si è deciso a riparare a questa fastidiosa falla del sistema, utilizzando strumenti che permettono la corretta cancellazione delle foto dai server. Le politiche di Facebook, infatti, devono tener conto anche della sicurezza e della privacy degli utenti, non solo degli obiettivi aziendali.