Facebook e Datalogix riescono a capire se le inserzioni pubblicitarie che vediamo sul social network sono efficaci e associano i nostri acquisti al nostro profilo. Datalogix raccoglie milioni di dati dalle carte di fedeltà di clienti americani, che riceve da migliaia di rivenditori. Nelle carte fedeltà è contenuto il nome, il numero di telefono e viene anche registrato quello che compriamo. Poi, tramite un metodo di hashing codifica i dati degli utenti senza utilizzare una chiave di cifratura. Lo stesso metodo viene usato anche da Facebook per i propri utenti. Ad esempio “ [email protected]” diventa per entrambi una sequenza di numeri, nel nostro caso potrebbe essere il numero 2345678. A questo punto Facebook confronta i suoi codici utenti con quelli che gli sono stati forniti da Datalogix e che hanno acquistato un determinato prodotto.
Se l’utente ha effettuato l’acquisto viene selezionato e posto in una lista. Facebook poi suddivide la lista in due gruppi. Un gruppo è formato dagli utenti che non sono stati esposti alla pubblicità del determinato prodotto, l’altro invece contiene gli utenti che hanno visto tale pubblicità. Ora è possibile verificare in che percentuale questi utenti hanno realmente acquistato il prodotto per misurare il return on investment (ROI). Facebook può anche determinare il profilo degli utenti che hanno realmente acquistato dopo essere state esposte alla sua pubblicità un certo numero di volte.
Conta quindi l’esposizione alla pubblicità e la verifica di quanti hanno realmente acquistato in un negozio e non i click fatti su di essa. Infatti uno studio compiuto su cinquanta campagne pubblicitarie ha portato alla conclusione che il 99 per cento degli acquisti riconducibili a campagne su Facebook sono stati effettuati da persone esposte alla pubblicità, ma che non avevano cliccato sugli ad.
A tali conclusioni arriva anche uno studio compiuto su cinquanta campagne pubblicitarie che rileva come il 99 per cento degli acquisti riconducibili a campagne su Facebook sono stati effettuati da persone esposte alla pubblicità, ma che non avevano cliccato sugli ad.
Chiaramente il sistema messo a punto da Facebook e Datalogix offre all’inserzionista metodi per capire su che tipo di fascia di utenti il proprio messaggio ha un esito migliore e quando sia necessario riproporre la pubblicità non essendo sufficiente un solo passaggio. Il che rende Facebook molto allettante per veicolare pubblicità.