Matteo Achilli è un giovane studente universitario, iscritto all’Università Bocconi di Milano. Il ventenne è soprannominato lo ‘Zuckerberg italiano’, poiché, come il famoso fondatore di Facebook, ha creato un social network dedicato al mondo del lavoro. Egomnia, questo il nome del suo lavoro, mette in piedi un network che punta a far entrare in comunicazione i laureati italiani con le aziende, attraverso un algoritmo che classifica i curriculum degli iscritti.
Il sito è ancora in fase di sperimentazione, ma sembra promettere bene l’idea sul quale è basato. Dopo solo due settimane dal lancio nel mondo del Web, Egomnia conta già 3000 utenti e 25 società iscritte, che vanno a formare insieme una rete professionale del lavoro, che visti i grandi risultati in così breve tempo, è destinata a crescere esponenzialmente. In tempi di crisi, parlare di lavoro è davvero difficile, ma unendosi in una piattaforma dedicata all’occupazione, la ricerca di un impiego potrebbe diventare più semplice.
“Nelle prime 24 ore, Facebook aveva 350 utenti, Egomnia 1000″, ecco quanto dichiarato dal fondatore, che con un pizzico di orgoglio sottolinea il boom di iscrizioni al portale. Questo brillante ragazzo romano nella vita programma software per per scuole medie: un appassionato nerd che ha pensato bene di mettere l’informatica a servizio dell’economia e creare un’attività che fosse tanto redditizia quanto utile, anche se i guadagni in Internet, come ben saprete, si vedono solo a medio-lungo termine. Matteo ha spiegato come gli è venuta l’idea di creare questo tipo di social network. In merito ha dichiarato che una sua amica gli ha fornito “la lista delle migliori università del mondo e mi sono chiesto: perché non classificare anche chi cerca lavoro?”.
Il ‘Facebook italiano‘ creato dallo studente bocconiano ha utilizzato un algoritmo che è in grando di “pesare le competenze degli iscritti e fornire alle aziende un parametro unico per giudicarli”, in quanto “il sistema attribuisce un punteggio a ogni esperienza fatta ed elabora a classifica, che sarà visibile all’utente e alle aziende ma non agli amici”.