Il Fattore F è la «felicità» dei dipendenti. I dipendenti “Felici” hanno una produttività del 31% superiore alla media. Non solo: vendono il 37% in più e possiedono una creatività tripla di chi invece si dichiara insoddisfatto. Questi dati scaturiscono dall’analisi effettuata dalla Great Place to Work che ha presentato la classifica mondiale 2012 a San Francisco.
Chi si è classificato al primo posto? Il Sas Institute è il miglior posto di lavoro al mondo. Il Sas Insitute è un gigante del software, famoso soprattutto per la business intelligence. Ha scalzato Microsoft, quest’anno retrocessa dalla prima alla quinta posizione. Il SAS è la maggiore società di software e servizi d Business Analytics indipendente nel mercato della Business Intelligence, con oltre 11.000 dipendenti e un fatturato globale di 2,43 miliardi di dollari-
Mentre Google è al secondo posto,grazie anche alla nuova e prestigiosa sede londinese realizzata all’insegna del risparmio energetico, costruita con materiali ecologici, prevede molti luoghi di relax: una palestra, un bar, una sala di danza, spazio yoga, una caffetteria, una sala per grandi eventi e gli amanti del pollice verde possono anche coltivare il proprio orto nei giardini segreti allestiti nell’edificio e al tetto verde in cima all’edificio.
I criteri della Great Place to Work per stilare la classifica dei migliori posti dove lavorare prevedono che almeno il 40% dei dipendenti debba essere dislocato al di fuori del Paese in cui c’è l’headquarter. Ma oltre alle strutture che ospitano i dipendenti occorrono anche altri importanti ingredienti. La fiducia nel management, orgoglio per il proprio lavoro, buoni rapporti con i colleghi per misurare la qualità degli ambienti di lavoro. E molto ruota intorno alla fiducia: tra dipendenti, manager e HR. Da lì derivano le motivazioni e anche i risultati in termini economici.
Le aziende sono state valutate attraverso un sondaggio, in forma anonima, tra i dipendenti che pesa per i due terzi sulla valutazione; e un questionario di gestione compilato dai responsabili delle risorse umane, che consente di analizzare le politiche intraprese. E sono state proprio le risposte dei dipendenti a domande tipo: “Le promozioni vanno a chi le merita di più? Qui è possibile lavorare divertendosi? Le persone sono pronte a dare qualcosa in più per portare a termine il lavoro? hanno deciso il posto in graduatoria della loro azienda.