Un gruppo di studenti di Biologia Molecolare dell’Università di Surrey ha deciso di darsi all’arte e ha pensato così di creare una serie di ‘opere d’arte’ realizzate con i telefoni cellulari su uno strato di terreno di coltura batteriologica.
Gli studenti della facoltà di “Practical and Biomedical Bacteriology” seguiti dal Professor Simon Park sono stati spinti ad imprimere i loro telefoni cellulari su una piastra di Petri riempita con i reagenti di crescita per vedere la presenza di batteri. Dopo tre giorni dall’inizio dell’esperimento, le impronte lasciate dagli smartphone hanno dato i primi frutti, infatti gli studenti hanno potuto vedere e studiare i batteri.
Secondo Park, la maggior parte dei batteri erano innocui perchè normalmente presenti sulla pelle anche noti con il nome di specie Micrococcus. Tuttavia, durante alcuni rilevamenti sono stati trovati alcuni batteri riconducibili alla malattia nota come Staphylococcus aureus (Stafilococchi). Il Professor Park non è certamente rimasto sorpreso da questa scoperta, infatti circa il 20 per cento delle persone sono portatori del batterio, mentre oltre il 60 per cento della popolazione è portatore “intermittente”.
Lo Staphylococcus aureus è un batterio facente parte della famiglia dei Firmicutes , e si trova spesso nel tratto respiratorio umano e sulla pelle e, come anche spiegato dal Professor Park a Wired.co.uk, il miglior nido per la crescita del batterio è il naso e da lì la strada fino al vostro cellulare è davvero breve.
Quella che vedete qui sopra è l’impronta del telefono preferita da Park. “Si può vedere chiaramente il profilo del telefono, ma la piastra di Petri è completamente coperta dalla diffusione della crescita di un batterio chiamato Bacillus mycoides. Questo modello di crescita è unico per questo batterio, infatti il suolo è il suo habitat naturale e lo conferma il fatto che il telefono dell’utente era stato da poco in contatto con il suolo. Ogni telefono racconta una storia! “
Ciò che ha sorpreso particolarmente gli studenti è stato il fatto che i dispositivi caratterizzati dalla presenza di una tastiera tendevano ad avere una microflora tra i tasti, invece nel caso degli smartphone dotati di schermo touchscreen i batteri tendono a crescere su di esso.
A quanto pare, i cellulari possono trasportare quasi 500 volte più batteri di una tavoletta del wc e 18 volte più della maniglia di un bagno pubblico. Inoltre, 1 cellulare su 6 hanno tracce di “batteri E. coli” di materia fecale.
