La musica è quella cosa che riesce a cambiarci l’umore più repentinamente di qualsiasi altro evento. Ci sono musiche adatte ad ogni occasione, ad ogni momento della giornata e, persino, della vita. Pop e Rock, ad esempio, sono stati definiti come i generi musicali più energizzanti, quindi utili per l’attività fisica. Per questo la musica va goduta fino in fondo. Come? Con i giusti apparati di riproduzione, quelli che hanno la capacità di farci sentire ogni singolo strumento, ogni accordo, ogni sfumatura. Questi sono gli impianti hi-fi e proveremo a capire di seguito come realizzarne uno perfetto a casa propria.
Come creare l’impianto hi-fi a casa
Come per molti altri progetti, l’improvvisazione è da evitare. Per creare un ottimo impianto hi-fi a casa bisogna avere le idee più che chiare. Quindi, è necessario partire da una lista delle necessità, fondamentale per non cadere in errori banali o mancanze irrimediabili. Cosa vogliamo davvero? Un impianto ascoltabile solo tramite altoparlanti o che abbia anche l’attacco per le cuffie? Che possa riprodurre solo CD o solo Vinili, o che possa essere collegato anche a dispositivi di riproduzione in remoto come Smartphone o PC? Sono tutti aspetti da considerare prima di passare al prossimo step: decidere il budget da spendere. Perché solo partendo da un progetto ben definito si potrà avere un’idea chiara dei soldi che si vorranno investire per la sua realizzazione.
Solitamente un impianto hi-fi completo, che consenta la riproduzione di ogni tipologia di supporto, costerà un po’ di più di quelli basilari, con una spesa iniziale più elevata. Tuttavia, nel caso in cui non si riuscisse a raggiungere la liquidità necessaria, si potrebbe pensare di affidarsi ad alcuni servizi che permettono di richiedere dei prestiti personali online, così da affrontare con maggior serenità le diverse spese. Infine, bisognerà capire dove andare a posizionare il nostro nuovo impianto. In base allo spazio presente in casa bisognerà trovare il giusto compromesso con i propri desideri. Perché se una soundbar sarà facilmente collocabile, la stessa cosa non vale per degli altoparlanti di un certo livello, i quali dovranno almeno essere due, rimanere piuttosto distanti tra di loro, almeno un paio di metri, e non essere posizionati troppo vicini a pareti o muri. Stesso discorso andrà fatto per amplificatore e sorgente, solitamente abbastanza ingombranti.
Impianto hi-fi: gli elementi imprescindibili
Quali sono gli elementi minimi imprescindibili di cui è composto un impianto hi-fi casalingo? Solitamente questi sono tre, a partire dall’amplificatore. Quest’ultimo è solitamente venduto a parte rispetto alla sorgente del suono, ma può capitare anche di trovare modelli che abbiano l’amplificatore integrato. Nel caso sia esterno, come spesso capita, esso potrà essere di tipo tradizionale, oppure essere adatto al controllo di ulteriori dispositivi multimediali, specie quando si pensa di unire audio e video, come nel caso dei lettori DVD o Bluray. Il secondo elemento imprescindibile è rappresentato dai diffusori, ossia le casse che consentiranno di riprodurre la musica scelta. Che sia una soundbar o altoparlanti di piccole/medie/grandi dimensioni, le casse saranno imprescindibili per ascoltare la musica. Più diffusori avranno al proprio interno e più sarà alto il rendimento in Watt, più l’audio sarà di altissima qualità, a discapito dello spazio. Ma ne vale assolutamente la pena.
Infine c’è la sorgente, ossia il dispositivo che fisicamente consentirà di riprodurre la musica. Si va dai più datati giradischi, che solitamente supportano solo il vinile, ai lettori CD e Musicassette, fino a quelli che consentono la riproduzione di brani musicali attraverso chiavette USB e/o metodi wireless (Bluetooth, Wi-Fi e così via). Ovviamente, la qualità di un CD o di un vinile in termini di audio sarà molto più elevata di quella della musica digitale compressa in formati come MP3, ma è consigliabile tenere sempre d’occhio il futuro, con supporti fisici quali dischi e vinili destinati ad essere sostituiti in toto da quelli digitali.