Un team di ricercatori dell’Università di Dallas studia ed esperimenta un progetto che utilizza lo spettro elettromagnetico in abbinamento a tecnologie ottiche al fine di produrre un fantastico microchip che permetterà di vedere oltre i muri. Il nuovo e altamente tecnologico microchip potrebbe venir utilizzato anche sui cellulari che “potrebbero vedere” anche oltre i muri. Le frequenze utilizzate sono quelle delle radiazioni tertrahertz che darebbero la possibilità di creare dei microchip anche per dispositivi di uso medico e civile. Inoltre potrebbe essere utilizzato anche per le comunicazioni, con banda libera per il wireless e trasmissioni più veloci.
Vediamo di capire cosa si intende per radiazione tetrahertz. La radiazione Terahertz è una radiazione elettromagnetica con uno spettro tra i 300 Ghz e i 3 THz Non è visibile dall’ occhio umano perché la sua lunghezza d’onda è maggiore da quella percepibile. Gode della capacità di attraversare i materiali che non conducono elettricità. Quindi può attraversare carta, legno, cemento, plastica ecc. Non può invece attraversare l’acqua e i metalli.
La radiazione tertrahertz unita al chip CMOS (Complementary Metal-Oxide Semiconductor) che è in grado di catturare l’immagine e trasformarla in un segnale elettrico di tipo analogico che poi vengono convertiti in digitale direttamente dal sensore. Si genera un flusso di dati digitali atti ad essere immagazzinati su supporti di memoria.
Le due tecnologie combinate assieme e inserite in uno smartphone possono permettere all’utente di visualizzare oggetti al di là di ostacoli quali ad esempio muri. Grandi vantaggi per i fruitori derivanti da una scoperta di questo tipo. Con una semplice foto si potrebbe controllare chi c’è in casa, se una slogatura è una frattura, se una banconota è falsa ecc. Ma potrebbero diventare anche strumenti molto pericolosi a seconda dell’ che uso se ne faccia. Comunque si aprono nuove prospettive interessantissime per ogni settore, dal militare al medico, dall’economia all’intrattenimento. Ma attenzione, va sempre tenuta in seria considerazione la tutela della privacy!