Come nascondere i propri tweet a Google

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Vogliamo mantenere privati i nostri tweets e nasconderli dalle ricerche di GoogleTwitter, in merito, dà alcuni suggerimenti ai propri iscritti. La società microblogging dal profilo Support @ ha fornito un link alla pagina del centro assistenza per gli utenti di Twitter vogliono mantenere anonimi i loro post su Google. Dato l’alto rango di Twitter nella Google Search, è probabile che il nostro profilo possa essere visualizzato tra i primi risultati in base a una ricerca per nome.

Ecco i suggerimenti inoltrati da Twitter:

  1. Il primo suggerimento per restare in totale anonimato? Cambiare il nostro username o il nome reale su Twitter,  utilizzando un nickname fasullo, inserendo i dati reali solo all’interno delle impostazioni del profilo;
  2. È, inoltre, possibile proteggere i nostri tweet nelle impostazioni del nostro account, anche se non è una soluzione ottimale, come Twitter fa notare. Tutti i tweet postati prima di renderne privata la visualizzazione, infatti, rimarranno pubblici all’intero dei motori di ricerca (inclusa la ricerca di Twitter).

Inoltre, Google memorizza nella cache i risultati delle vecchie ricerche, il che significa che le nostre informazioni più in là nel tempo, resteranno ancora in circolo, anche se ci si collega a una pagina di errore. Alla fine, Google aggiornerà il suo indice di ricerca, aggiornando le nostre nuove impostazioni di privacy. Ma se vogliamo che alcuni post vecchi vengano comunque rimossi, Twitter ci suggerisce un’altra opzione. Per prima cosa, copiamo l’URL della pagina che si desidera rimuovere. Poi andiamo a questa pagina di Google, che spiega come creare una richiesta di rimozione di un link obsoleto o di una pagina. Verremo, quindi, indirizzati ad un’altra pagina, dove è possibile incollare il link e inoltrare la richiesta, ma potrebbe essere necessario far uso di un account Google. Meglio rendere pubblico il nostro profilo Twitter e la relativa attività, facendoli diventare un importante risultato di ricerca su Google o proteggere il proprio anonimato? Questo è il dilemma.

 

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