Un combustibile ricavato al 25% da olii esausti di cottura. Questa l’innovativa proposta della compagnia di bandiera olandese KLM, la quale ha annunciato il primo volo intercontinentale che si alimenterà proprio con questa tipologia di carburante. Il biofuel, dunque, ricavato dalla lavorazione dell’olio comunemente usato per cucinare pietanze, è stato già utilizzato per un aereo di linea, che ha portato i passeggeri da Amsterdam a New York. A creare questo nuovo carburante diversi soggetti: Schiphol Group, Delta Air Lines e dai partner della compagnia di bandiera olandese, all’interno del programma Biofuel Corporate. Un passo molto importante per l’ambiente, in materia di trasporti, in quanto la KLM, compagnia giovane creata solamente nel 2009, ha intenzione di utilizzare energie rinnovabili per offrire servizi che vadano a ridurre anche l’impronta di carbonio del 20%, rispetto a un volo effettuato con il classico carburante.
Utilizzando gli olii esausti al posto del petrolio, infatti, si riduce notevolmente l’immissione di CO2 nell’atmosfera, in quanto il carbomio emesso è stato fissato, dapprima, dalle piante che hanno prodotto l’olio. Il Boeing 777, usato per il volo intercontinentale, è in grado di avvalersi di questa speciale miscela di olio e carburante tradizionale, realizzato da una raffineria della Louisiana. La SkyRNG è, al momento, l’unica società presente sul mercato che produce biocarburanti riconosciuti e certificati in ogni aeroporto del globo, in quanto ha anche ottenuto la certificazione Roundtable on Sustainable Biofuels.
La SkyRNG si presenta, a livello internazione, come uno dei leader nel settore dei carburanti sostenibili: questo nuovo prodotto sicuramente apre le strade a un futuro caratterizzato da “voli eco-compatibili”, ma al momento di certo non risolve definitivamente il problema dell’inquinamento dell’aria derivato dal trasporto aereo, anche se può essere considerato un ottimo passo verso questa direzione. Camiel Eurlings, amministratore delegato di Klm, ha dichiarato che “Questo traguardo dimostra ancora una volta il nostro ruolo di primo piano nello sviluppo di biocarburanti sostenibili. Dopo essere stati leader per otto anni in questo settore, Klm e Air France stanno ora studiando per individuare ulteriori modalità di riduzione di emissioni di anidride carbonica. Vorremmo ottenere il ‘volo ideale’ e per farlo stiamo unendo tecnologie nuove ad alcune già esistenti“.