Secondo i dati forniti da Audiweb, relativi al mese di febbraio 2012, l’audience online continua a crescere, raggiungendo valori positivi: 27,7 milioni di utenti al mese nel solo mese di febbraio collegati almeno una volta da computer il 9,2% in più rispetto all’anno 2011. Nel giorno medio, l’audience online registra una crescita del 7,3% con 13,8 milioni di utenti attivi che hanno navigato per 1 ora e 26 minuti. A testa hanno consultato 166 pagine. In gran parte sono gli uomini che si collegano al Web (55%), mentre le donne ricoprono il 45% di utenza.
Nel giorno medio, si collega in Rete principalmente quella fascia di popolazione che va dai 35 ai 54 anni (6,6 milioni), seguita da quella dei 25-34enni (2,6 milioni). Gli accessi avvengono nel 30,2% dei casi dal Nord Ovest e nel 30,1% dei casi nell’area Sud e Isole. L’attività relativa alle connessioni si concentra, principalmente, nelle fasce pomeridiane e serali. A partire dalle ore 9, infatti, si registrano 6 milioni di utenti attivi che diventano 7 milioni dalle ore 12 in poi. Tra le 18 e le 21, però, si registra il picco di utenza più elevato con 7,5 milioni di utenti connessi. Tra le ore 21 fino a mezzanotte, l’utenza cala fino a raggiungere i 5,5 milioni. In questa fascia si registra, però, una maggiore attività online: 68 pagine vista per persona e 36 minuti di connessione pro capite.
Ecco la tabella dei dati:
Legenda
Utenti attivi nel giorno medio (Reach Daily) = fruitori per almeno un secondo del mezzo (Brand/Channel) nel giorno medio del periodo selezionato.
Utenti attivi (Reach) = fruitori per almeno un secondo del mezzo nell’intero periodo di durata della rilevazione.
Connessi: individui +2 che hanno accesso potenziale a Internet.
Popolazione: individui + 2 anni (per quanto riguarda gli individui +74 anni, si fa riferimento esclusivamente agli individui che vivono in nuclei familiari dove c’è almeno un componente tra gli 11-74 anni).
Popolazione di riferimento: in alcuni casi viene proposta la proiezione dei dati sulla popolazione di riferimento al fine di dare un’idea della percentuale di concentrazione del fenomeno nel segmento di riferimento.