La politica di Apple sull’utilizzo dei suoi capitali è sempre stata un’incognita. I suoi movimenti sono, nella maggior parte dei casi, fatti con discrezione e senza destare troppe attenzioni. Sembra essere politica aziendale quella di acquisire, o almeno di tentare di acquisire, tutte quelle società in possesso di una tecnologia o comunque di un prodotto che potrà risultare davvero utile alla società californiana. In tal modo la mela morsicata si garantisce un costante afflusso di tecnologie innovative, di menti che lavorino in modo differente e, non acquistando a casaccio, evita zavorre inutili alla sua economia.
In questi giorni sono sempre più forti le voci che riguardano un grande acquisto di Apple; si tratterebbe di una società Israeliana Anobit che si occupa principalmente di soluzioni a basso costo di storage su memorie di tipo flash. Questa tecnologia è particolarmente gradita a Cupertino che figurerebbe tra i clienti di Anobit sia in modo diretto, con l’acquisto di memorie per dispositivi come l’iPhone, e indirettamente con l’utilizzo di prodotti di società asiatiche che si riforniscono da quella Istraeliana.
“Anobit fornisce soluzioni di storage flash per i mercati enterprise e mobile. E ‘MSP ™ (Memory Signal Processing), la tecnologia migliora significativamente la resistenza, le prestazioni e il costo dei prodotti e sistemi di memoria flash. I prodotti Anobit sono utilizzati dai maggiori produttori mondiali flash, dai venditori di elettronica di consumo e dai fornitori di sistemi di storage.”
La cifra, di cui si starebbe parlando per questa acquisizione, si aggirerebbe tra i 400 ed i 500 milioni di dollari; un vero e proprio record per la società di Silicon Valley che supererebbe così il suo vecchio record di 404 milioni per l’acquisto della società NeXt. Ricordiamo che in quell’occasione Apple aveva dei problemi software riguardanti il sistema operativo del suo mac; infatti quello in utilizzo nel 1997, anno dell’acquisizione, era oramai datato e andava rinnovato. La soluzione venne trovata in Steve Jobs, fondatore della NeXt nel periodo in cui venne estromesso dal consiglio d’amministrazione Apple, che portò a Cupertino quell’innovazione di cui c’era bisogno affinchè la società potesse proseguire il suo cammino.
La situazione attuale è leggermente differente da allora. Apple è ben affermata e di certo non ha gli stessi problemi di un tempo, sta di fatto che l’acquisto di Anobit potrebbe significare per lei un grande apporto sia in termini tecnologici, visto e considerato che le memorie di tipo Flash sono sempre più largamente utilizzate e rientrano quindi negli interessi degli statunitensi, e sia in termini economici, controllare un’azienda che produce componentistica di quel tipo (le memorie incidono molto sul costo del prodotto finale) rappresenterebbe un gran risparmio, inoltre la mela morsicata potrebbe introdurre nuovi prodotti che le porterebbero ulteriori profitti.