Con l’avvicinarsi del 31 marzo si fa sempre più forte la paura nata dall’indiscrezione che vede un attacco globale da parte di Anonymous all’intera rete di internet.
Seppur il black out sia stato smentito da alcune persone vicine all’organizzazione, nessuno ha fin’ora ufficialmente smentito l’imminente attacco che punta isolare il globo dalla rete internet. Secondo le ultime indiscrezioni, l’attacco da parte di Anonymous, nome in codice Black March, è solo un primo avvertimento per contrastare l’approvazione dei vari progetti di legge che mirano a ridurre la libertà degli individui su internet.
Oltre a centinaia di manifestazioni è stata firmata una petizione online da oltre 2,5 milioni di persone nel tentativo di bloccare il progetto ACTA (Accord commecial anti contraffazione), il trattato internazionale che punta a rafforzare i diritti della proprietà intellettuale. Seppur il trattato sia stato rallentato in fase finale, è stato firmato da 30 nazioni compresa l’Italia.
Secondo le ultime indiscrezioni, sull’attacco si tratterà probabilmente di un massiccio attacco DDoS verso i 13 Domain Name Server che hanno principalmente il compito di effettuare le corrispondenze tra indirizzi URL e indirizzi IP, in poche parole la base della rete internet. I Domain Name Server hanno la funzione di portare l’utente al sito scrivendo il nome del portale web nella barra d’indirizzo senza dover imparare a memoria milioni di diversi indirizzi IP. Qualora avvenisse questo tipo di blocco, infatti, continueranno ad essere disponibili i siti web ma per poterli visualizzare sarà necessario inserire direttamente l’indirizzo IP.
Seppur gli esperti sono già all’opera per tentare di arginare gli incresciosi problemi che potrebbe generare il black out, non resta che attendere il 31 marzo per scoprire se davvero Anonymous ha sia l’intenzione sia la capacità di mettere in ginocchio l’intera rete internet. Fa molto riflettere come oramai tutto giri tramite internet: utenti, aziende, basti pensare alle sole banche che se dovessero subire un blocco della rete si troverebbero sicuramente in guai molto seri.