È stato finalmente presentato “Volunia”, il nuovo motore di ricerca che secondo gli esperti potrebbe affiancare, se non addirittura “reinventare” Google. Il nuovo motore che dovrebbe rivoluzionare gli attuali sistemi di ricerca è stato presentato stamani a Padova, ed è stato progettato da Massimo Marchiori.
Questo nome probabilmente a molti non dovrebbe risultare famoso, ma l’ideatore di “Volunia” è invece un vero e proprio guru del settore. Difatti, è lui che ha creato “Pagerank”, l’algoritmo di ricerca su cui Sergej Brin e Larry Page, sviluppandolo, hanno costruito l’ impero di Google sul web.
Il lavoro per la sua progettazione è durato ben 4 anni, ed è costato 2 milioni di euro. Per Marchiori non è un’alternativa a Google bensì rappresenta una “liberazione per gli utenti”. “Volunia” è stato presentato in un conferenza stampa in diretta mondiale su internet, ed è un’idea tutta italiana. Difatti, hanno collaborato anche alcuni ricercatori dell’università di Padova.
Ecco le parole in merito dell’ispiratore del nuovo motore di ricerca: “Con Volunia saremo utenti liberi, non più imprigionati nelle gabbie dei motori di ricerca o dei social network. Il nuovo motore di ricerca sarà aperto solo gradualmente al pubblico: nei primi giorni apriremo solo agli utenti che ne hanno fatto richiesta e nel giro di una settimana sarà completamente libero”.
La caratteristica principale di “Volunia” è riassumibile nel motto ”Seek&Meet”, “Cerca e Incontra”. In pratica con il “cerca” del motore si intende che l’utente viene accompagnato nella navigazione, infatti gli sarà fornita una mappa che visualizza i contenuti dei siti. Così lo piega Marchiori: “È una specie di ‘Tom Tom che ti assiste e ti permette di cambiare punto di vista. Grazie a questa funzionalità è possibile avere una visione a volo d’uccello, dall’alto, non più vincolata dalla navigabilità del sito. Si tratta di un’impostazione che permette di avere un nuovo punto di vista e una diversa accessibilità dei contenuti, anche multimediali, presenti all’interno”.
Per “Incontra”, che è probabilmente il vero elemento in più che offre il motore, s’intende come afferma Marchiori, di “vedere sempre gli altri utenti in tutto il web e non solo nelle grandi gabbie dei social network”. Infatti, anche se comunque si potrà sempre mantenere l’invisibilità, potremmo vedere cosa cercano gli altri utenti, e “tracciare” i loro percorsi per la ricerca dei contenuti