Envisat: missione terminata

Home > News > Envisat: missione terminata

Brutte notizie per Envisat, l’ESA ha definitivamente deciso di concludere la missione. Sembra infatti che dopo due mesi di tentativi di ristabilire un contatto con il satellite l’Agenzia Spaziale Europea ha deciso di porre la parola fine ad uno dei progetti più importati e significativi di tutti i tempi destinati allo studio dell’ambiente.

L’ultimo contatto con il satellite Envisat è avvenuto lo scorso 8 Aprile, poco meno di un mese dopo il compimento del decimo anniversario dell’invio in orbita del satellite, da allora l’Agenzia Spaziale Europea non è riuscita più a contattare il satellite e da qui la drastica decisione di abbandonare la missione con un definitivo stop.
I fantastici risultati ottenuti nei dieci anni di attività di Envisat facevano sperare nella durata della missione almeno fino all’arrivo dei satelliti ambientali di nuova generazione, le così dette Sentinelle che andranno a sostituire i vecchi satelliti attualmente in uso.

L’Agenzia Spaziale Europea ha tenuto comunque a precisare che Envisat nei dieci anni di attività, ha esaudito tutte le aspettative dei tecnici che hanno lavorato al progetto inviando al centro operativo miliardi di dati utili per lo studio dell’evoluzione della terra, degli oceani e dei ghiacciai.

Secondo le indiscrezioni trapelate, tra le varie ipotesi, sembra ci sia un problema di alimentazione che avrebbe bloccato in stand-by il satellite impedendo così di riuscire a stabilire una connessione che consenta di comunicare con il satellite, sembra inoltre che secondo l’ESA le possibilità di poter recuperare in futuro il satellite Envisat sono molto vicine allo zero ma secondo quanto dichiarato dall’Agenzia Spaziale Europea i tecnici continueranno i tentativi di contatto con il satellite per i prossimi due mesi.

Non rimane quindi che attendere e sperare che Envisat dia qualche segnale di vita entro lo scadere del tempo fissato dall’Agenzia Spaziale Europea così da poter sfruttare al meglio la sua tecnologia per lo studio dell’evoluzione della terra.

Lascia un commento