Apple è caduta nel mirino del Dipartimento di Giustizia, il quale ha avviato un’azione legale nei confronti dell’azienda di Cupertino e delle case editrici Hachette, HarperCollins, Penguin, Simon & Schuster, Macmillan. L’accusa formulata nei confronti di questi soggetti è quella di aver formato un cartello per aumentare il prezzo degli ebook. MacMillan, Apple e forse anche Penguin pare siano convinte ad andare in tribunale, sostenendo la tesi per la quale gli accordi sono stati stipulati a scapito di Amazon e per aumentare la competizione nel settore dei libri elettronici.
La politica aggressiva di pricing di Amazon a 9,99 dollari avrebbe fatto scaturire la ‘reazione’ dei competitors, i quali si sarebbero mossi per ergere un muro di forza contro il gigante delle vendite di libri e ebook online. Il Kindle Fire e i bassi prezzi abbinati ai titoli hanno sicuramente dato una spinta molto forte alla diffusione del dispositivo di lettura nonché alla distribuzione di libri in formato elettronico. Simon & Schuster, Hachette e HarperCollins, invece, propenderebbero per il patteggiamento e per un accordo extragiudiziale con il governo che potrebbe far evitare loro una lunga battaglia legale.
Apple, Simon & Schuster, Harper Collins, Hachette Livre e Verlagsgruppe Georg von Holtzbrinck hanno proposto a Bruxelles delle misure per evitare l’apertura di un inchiesta dall’antitrust comunitaria. A comunicarlo Joaquin Almunia, commissiario UE, la quale spiega che sarà valutata “ogni proposta” che sarà messa “a confronto con le parti terze per stabilire se saranno sufficienti a salvaguardare la concorrenza, a vantaggio dei consumatori di un settore in forte crescita“.
Le vendite di ebook sono aumentate del 117% negli USA, raggiungendo un fatturato di 969,9 milioni di dollari: a predominare è Amazon con Kindle che copre il 60% della quota di mercato americano. Ad essa, seguono Barnes & Noble con il suo Nook con il 25% e Apple con il suo eBookstore che ricopre il 15%.