Nella recente classifica pubblicata da Fortune Magazine facente riferimento a quelli che sono e che sono stati i 12 più grandi imprenditori dei nostri tempi, tra l’altro tutti descritti da John Byrne, autore della stessa, come “sognatori e concreti” capeggia Steve Jobs, fondatore della Apple e suo ex CEO, la cui figura andrebbe a racchiudere nel miglior modo possibile gli elementi presi in considerazione per la composizione della charts.
Ispirazione, innovazione e risultati ottenuti dell’azienda guidata, sono questi i parametri fondamentali, sia sociali sia economici, che, secondo Fortune Magazine, risulterebbero di primaria importanza per rientrare nella classifica e per capeggiarla senza problemi, parametri che, a quanto pare, fanno tutti riferimenti al celebre iCEO, descritto come visionario, sognatore e brillante, per impeigare gli aggettivi spesi dallo stesso magazine, scomparso lo scorso ottobre, e la prova più evidente ne sono i continui record di Apple.
Il resto della classifica aperta da Steve Jobs risulta però costituita anche da altri influenti uomini appartenenti al settore della tecnologia.
In seconda posizione, infatti, è presente Bill Gates che portando avanti il credo “scoprire persone estremamente sveglie per costruire piccole squadre” ha permesso alla Microsoft di ottenere numerosissimi successi.
Dalla quarta posizione in giù non mancano poi nomi quali Mark Zuckerberg di Facebook, quello di Jeff Bezos di Amazon, tra l’altro anche il preferito di Fortune Magazine descritto come “un sognatore che ha saputo essere creativo e concreto”, e quelli di Larry Page e Sergey Brin di Google, tutti testimonial di come il mondo tecnologico occupi buona parte delle posizioni di rilievo nella charts.
Nelle prime dieci posizioni della classifica risultano però totalmente assenti figure femminili, un dato questo che appare come tutt’altro che una novità considerando il fatto che in svariate circostanze John Byrne, autore della charts, è stato più volte soggetto a critiche per tale ragione.