Come di consueto, Google ricorda i grandi personaggi che hanno contribuito ad aggiungere un importante tassello in ambito medico, letterario, scientifico e così via. Oggi, nel doodle di oggi, Big G omaggia Bram Stoker, lo scrittore che ha dato vita a “Dracula“, uno dei classici del terrore. Lo scrittore irlandese nacque 165 anni fa a Clontarf, Dublino, l’8 novembre 1847. Già fin da bambino, Stoker mostra la sua passione per la scrittura, anche se, durante l’infanzia ebbe problemi di salute che lo costrinsero a rimanere a letto. Il giovane non poteva camminare, a causa della malattia di cui era affetto. Dopo un periodo di forte debilitazione, Stoker guarì: tale esperienza segnò profondamente la stesura del romanzo, che si alternava tra momenti di sonno senza fine e la resurrezione dei morti. Lo scrittore mostrò interesse anche per altre discipline, tra le quali c’erano la letteratura, la storia, la matematica e la fisica. Si laureò, infatti, in matematica al Trinity College di Dublino con il massimo dei voti.
Stoker svolse anche l’attività di giornalista, in modalità del tutto gratuita, nonché la mansione di critico teatrale per il The Evening Mail. Frequentando questo ambiente, conobbe e divenne amico di Henry Irving, Sir Arthur Conan Doyle, svolgendo, per quest’ultimo, il compito di segretario, viaggiando in tutto il mondo. Scritto in forma di stralci di diari e di lettere, Dracula è uno degli ultimi, se non l’ultimo, tra i grandi romanzi gotici.
Riprendendo il mito del vampiro, lanciato nella letteratura da John William Polidori, Stoker realizza un romanzo dalle atmosfere cupe e oscure, in cui l’orrore e la minaccia, sempre ben presenti, assillano i protagonisti. Il romanzo fu pubblicato nel 1897, dopo sette anni di riflessioni e stesura. Nel 1890, il romanziere incontrò Arminius Vambery, il quale gli raccontò la leggenda del principe rumeno Vlad Tepes Dracul, detto “l’impalatore”, il quale divenne il personaggio di maggiore ispirazione per l’autore irlandese. Bram Stoker morì a Londra il 20 aprile 1912.