Foxconn, il colosso famoso per assemblare i dispositivi Apple e non solo, torna a far parlare di se. Questa volta non per uno scandalo legato ai device marchiati dal colosso della mela morsicata, ma sembra che al centro dello scandalo ci sarebbe il personale impiegato per quanto riguarda l’assemblaggio della nuova console di Nintendo, l’attesissima Wii U.
Sembra infatti, secondo le ultime notizie trapelate dal noto portale Reuters, che i vertici dell’azienda hanno pubblicamente ammesso per errore che, a lavorare nella catena di montaggio dedicata alla nuova console di Nintendo sarebbero state violate numerose leggi emanate dal governo cinese per tutelare i lavoratori. Secondo la fonte di Reuters, infatti, sarebbero stati impiegati per un lasso di tempo compreso tra le due e le tre settimane, numerosi bambini e ragazzi minorenni la cui età era compresa tra i 14 e i 17 anni.
Come è facile immaginare, il colosso dei videogiochi, sta premendo duramente sui dirigenti di Foxconn al fine che venga fatta chiarezza su quanto accaduto e, sempre secondo la fonte del portale, il colosso nipponico sarebbe pronto ad inviare una commissione al fine di effettuare ispezioni all’interno delle sedi dedicate proprio all’assemblaggio delle console Nintendo. Certo è che, qualora queste indiscrezioni si rivelassero vere, Nintendo potrebbe subire gravi danni d’immagine, inoltre lo sfruttamento di manodopera minorile violerebbe lo statuto di autoregolamentazione sociale ed etico del colosso nipponico anche noto con la sigla CSRPG: Corporate Social Responsibility Procurement Guidelines.
Non rimane quindi che attendere per scoprire come l’azienda nipponica famosa in tutto il mondo per le sue console e pronta alla presentazione del suo nuovo gioiellino: l’attesissima Nintendo Wii U, decida di affrontare questo nuovo scandalo con cui è stata colpita pochi giorni dopo la presentazione ufficiale che ricordiamo è avvenuta il 13 Settembre 2012 ma che verrà lanciata sul mercato internazionale il prossimo 30 Novembre.