Il fatto che il mercato Android sia in continua espansione non è certo una novità ma il dato particolarmente interessante è che a cavalcare la cresta dell’onda del successo non sono soltanto gli smartphone, oramai disponibili di varia tipologia ed in grado di far fronte alle più svariate esigenze dell’utenza, ma anche i tablet, un dato questo emerso soltanto recentemente.
Stando infatti a quanto riportato da una recente indagine condotta da Pew Internet & American Life Project il mercato dei tablet Android è in continua espansione, un successo questo dovuto in maniera particolare alla recente immissione sul mercato del Kindle Fire di Amazon ma anche dell’oramai tanto amato Galaxy Tab di Samsung.
Il gradimento dell’utenza, però, sembra essere tutt’altro che minimo tanto che le percentuali di mercato dei tablet Android sono arrivate addirittura a toccare il 48%.
I dati in questione, quindi, mettono chiaramente in luce il fatto che dopo una partenza piuttosto lenta i tablet Android hanno finalmente colmato il gap nei confronti dell’iPad di Apple.
Nel 2011, infatti, era proprio l’iPad a disporre della fetta più grande, l’81%, lasciando ai dispositivi Android solamente il 15% ed il 4% alle altre alternative.
Allo stato attuale delle cose, invece, il sistema operativo di Mountain View è quasi arrivato al pareggio, fermandosi al 48% contro il 52% del concorrente Apple.
Android, quindi, nell’ultimo periodo ha compiuto veri e propri passi da gigante per quanto concerne il segmento tablet ma questo non è ancora sufficiente, almeno non secondo i dati, a spodestare l’iPad he al momento va a configurarsi come il dominatore assoluto.
Le statistiche, appare opportuno sottolinearlo, prendono in considerazione il solo territorio americano, dove risulta che il 22% della popolazione possiede un tablet, ma permettono comunque di farsi un’idea di quella che è l’attuale situazione in tal senso.
Da notare inoltre che lo studio è stato effettuato prima che uscissero sul mercato il Nexus 7 e il Kindle Fire HD, rispettivamente di Google e di Amazon, e che quindi non sarebbe poi così strano se ora i due marchi fossero in parità negli Stati Uniti.