Un italiano su due iscritto a Facebook ed impegnato attivamente nel suo utilizzo ha dichiarato di aver alterato, seppur minimamente, il proprio profilo creato sul ben noto social network in blu andandolo ad abbellire e rendendolo il più vicino possibile a ciò che vorrebbe essere piuttosto che che a ciò che, invece, si è nella realtà.
È questo quanto emerso da una recente ricerca commissionata da Intel a Redshift Research in base alla quale è stato possibile venire a conoscenza di ulteriori ed interessanti dettagli facenti riferimento al Bel paese e all’utilizzo che viene fatto dei social network e, sopratutto, di Facebook lungo la penisola.
Stando a quanto reso noto il 53% degli intervistati ha dichiarato senza alcun problema di voler assomigliare il più possibile all’immagine diffusa in rete, gli uomini molto più delle donne, una pratica questa che, tuttavia, secondo il parere degli esperti, potrebbe anche rivelarsi utile per migliorarsi nella vita reale, sia dal punto di vista culturale sia da quello della cura del proprio corpo, ma che, inevitabilmente, va a gettare nello sconforto più totale gli utenti quando non hanno la possibilità di connettersi a Facebook per poter condividere eventuali contenuti d’interesse.
Quella in questione non è però una situazione relativa soltanto all’Italia poiché sempre attenendosi alla ricerca ciò che ne emerge è, appunto, che nel resto d’Europa l’andamento risulta più o meno simile eccezion fatta per i Paesi Bassi dove i profili “farlocchi” diminuiscono sino al 27%.
La percentuale, invece, sale in maniera vertiginosa in Medio oriente, sopratutto in Egitto, dove gli utenti in possesso di un profilo taroccato sono circa il 76%.
Ma quali sono le principali motivazioni che spingono gli utenti a far ciò? In primis, a quanto pare, vi è il desiderio di catturare l’attenzione degli amici a cui segue poi la soluzione grazie alla quale riuscire a nascondere le proprie insicurezze, specie nel caso delle donne.