WhatsApp, un successo da 10 miliardi di messaggi al giorno

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Il successo ottenuto da WhatsApp, la famosa App dedicata a quasi tutte le piattaforme mobile è a dir poco infinito, sembra infatti che con questo servizio a cui va sommato il servizio di messaggistica dei vari social network, il sistema degli SMS è pronto ad andare in pensione. Vi basti pensare che WhatsApp conta una cifra che supera in media ogni giorno i 10 miliardi di messaggi al giorno,  cifra a dir poco allucinante che, se analizzata nel dettaglio, evidenzia ben 4 miliardi di messaggi in entrata e 6 miliardi in uscita. Numeri a dir poco da capogiro considerando che sono il risultato di un solo sistema di messaggistica che può ancora essere migliorato con, ad esempio, un applicativo per PC che potrebbe far certamente lievitare i numeri ottenuti da questo servizio di messaggistica.

Ovviamente l’utilizzo di WhatsApp porta inevitabilmente al non utilizzo di un’altro servizio di messaggistica che come vi abbiamo annunciato si sta preparando sempre più ad essere man mano abbandonato, stiamo parlando ovviamente degli SMS che fino a qualche hanno fa erano una forte fonte di reddito per gli operatori ma che ad oggi gli introiti provenienti dall’utilizzo di questo “vecchio” sistema di messaggistica stanno mano mano diminuendo.

L’utilizzo di WhatsApp è certamente uno dei fenomeni in maggior crescita soprattutto negli ultimi anni, esattamente da quando gli smartphone hanno invaso il mercato e da quando è diventata quasi un’abitudine avere un abbonamento a spesa fissa per quanto riguarda l’utilizzo della connessione dati. Altra caratteristica che ha determinato il successo di WhatsApp è principalmente il fatto che seppur per iOS sia a pagamento, 0.79 euro, per dispositivi dotati di sistema operativo Android l’App è completamente gratuita, sia per il download  sia per quanto riguarda l’utilizzo.

Ovviamente come WhatsApp ne esistono decine e decine di App, tuttavia il suo successo sta aumentando sempre di più e la sua compatibilità con le principali piattaforme mobile ne è certamente il principale fattore.

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