Brutte notizie per Apple, sembra infatti che una filiale del colosso Foxconn si stata chiusa nella giornata di ieri per la bellezza di 24 ore. Il motivo, come potete facilmente immaginare, è dovuto ad uno sciopero indetto da tutti i dipendenti per combattere le pietose condizioni di lavoro in cui si trovano a dover vivere tutti i giorni. La manifestazione, non del tutto pacifica si è verificata nello stabilimento di Taiyuan in Cina. La filiale di Foxconn è da sempre nota per essere una delle principali ad assemblare i dispositivi Apple come iPad e iPhone, e come potete facilmente immaginare un blocco della produzione di 24 ore ha portato anche ad un ritardo nelle consegne che non potrà certamente essere colmato in poco tempo e potrebbe portare conseguenze gravi nelle consegne di iPhone 5.
Dopo la pubblicazione del reportage che vi abbiamo proposto qualche settimana fa che mostrava con gli occhi di un giornalista quelle che erano le condizioni lavorative degli operai cinesi all’interno dello stabilimento Foxconn ieri è scoppiata una vera e propria rivolta con annesse risse e tumulti che ha portato allo sciopero e al blocco di produzione per ben 24 ore.
Purtroppo rimane ancora sconosciuto il motivo che ha realmente portato allo scatenare dell’ira degli operai, in poche parole rimane ancora sconosciuta la famosa goccia che ha fatto traboccare il vaso ma esistono solamente ipotesi che al momento non hanno ancora trovato alcun fondamento di verità. Si ipotizza infatti che ci sia stata una lite tra dipendenti trasformata poi in rissa che ha fatto degenerare la situazione portando così allo sciopero dell’intera sede di Foxconn.
Le incertezze e i dubbi sulla vicenda sono ancora molti, tuttavia secondo quanto riportato da Reuters lo stabilimento sarebbe stato chiuso con la motivazione ufficiale di svolgere indagini sull’accaduto:
“The plant is closed today for investigation” ha spiegato Louis Woo di Foxconn.