Windows 8 e la questione crapware

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Quando Windows 8, il nuovo sistema operativo della redmondiana, è stato lanciato Microsoft ha dichiarato guerra aperta al crapware, tutti quei software di scarso valore che vengono forniti come bundle preinstallato su un PC, rendendo disponibile un apposito servizio, utilizzabile soltanto nei punti vendita americani, mediante cui ripulire i computer degli utenti.

Il problema, però, è tutt’altro che risolto o almeno così pare attenendosi a quelle che sono le ultime informazioni al momento disponibili.

Ai classici applicativi OEM come, ad esempio, AcerCloud Docs, Acer Recovery Management, Acer Identity Card, Acer Live Update, Acer Accessory Store, Acer Initiatives, Acer Explorer ed AcerCloud Portal sono infatti andati a sommarsi soluzioni di terze parti come nel caso di Wild Tangent®, clear.fi Media, clear.fi Photo, Cyberlink® MediaEspresso, AIR Gesture, McAfee® Internet Security Suite, Hotkey Utility, MyWinLocker Suite, Nero 12 Essentials, Amazon weblink, Gomaji (Taiwan only), Lovefilm® web link, MyET, Spotify™, Evernote®, Communication, Skype™, Kindle, News Xpresso, Txtr, Hulu, IVI.RU, Netflix, 7Digital, Spotify™, TuneIn, Amazon®, eBay®, Rakuten Gateway, Adera, Cut The Rope, Mahjong, Minesweeper, Pinball FX2, Shark Dash, Solitaire, Tap Tiles, Treasures of Montezuma III, Wild Tangent®, Wordament, ChaCha®, Crystal Eye, Encyclopaedia Britannica, iCookbook™, Merriam Webster, WeatherBug, StumbleUpon, Travel e Ctrip.

Alcuni di questi software sono utilizzabili in maniera completamente gratuita ma la maggior parte di essi possono essere impiegati sotto forma di trial ragion per cui una volta terminato il periodo di prova sarà necessario procedere all’acquisto per continuare a servirsene o, in alternativa, scegliere se sbarazzarsene o se mantenere tutto sull’OS continuando ad appesantirlo.

Talvolta, poi, i produttori scelgono di installare sui computer commercializzati, che siano Dell, HP, Toshiba, Samsung, Acer, Lenovo o latro poco importa, versioni di prova di suite per la sicurezza come, ad esempio, il diffusissimo Norton Internet Security, che nel caso specifico di Windows 8 possono andare a creare non pochi problemi non soltanto infastidendo l’utente ed il suo operato ma anche andandosi a scontrare il modulo antivirus integrato nell’OS.

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