Nokia, 10mila licenziamenti per salvare l’azienda

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La crisi Nokia sembra non finire, il colosso finlandese ha annunciato che taglierà fino ad un massimo di 10 mila posti di lavoro entro il 2013 al fine di riuscire ad eliminare il maggior numero di costi e tentare di tornare agli splendori di un tempo o quanto meno uscire dalla crisi che la sta portando sempre più verso il fondo.

La situazione non sembra certo migliorare, infatti questa nuova serie di licenziamenti si andrà ad aggiungere ai 10 mila posti di lavoro che dovranno scomparire entro il 2012 e alle 4000 unità produttive che verranno eliminate dagli stabilimenti di produzione di dispositivi mobile sparse in Finlandia, Messico e Ungheria.

“Prevediamo, per paese, 2.300 tagli a Komaron (Ungheria), 700 a Reynosa (Messico) e mille a Salo (Finlandia)”

Proprio con questa ultima sessione di tagli al personale Nokia cesserà definitivamente di assemblare smartphone e cellulari in Europama la cosa davvero preoccupante è che in poco meno di due anni l’azienda taglierà oltre 24 mila posti di lavoro puntando a portare la maggior parte della produzione verso i paesi asiatici dove i costi per la manodopera sono nettamente inferiori ma allo stesso tempo èè anche il luogo dove hanno sede la maggior parte dei fornitori di componentistica scelta da Nokia.

Il primo trimestre 2012 non ha certo portato buone notizie, sembra infatti che Nokia, seppur abbia iniziato ad applicare drastiche politiche aziendali, non riesca ancora a risollevarsi e ha stimato che il 2012 porterà ad un calo di oltre il 2-3 %, dato che potrebbe ovviamente peggiorare nel corso dei mesi.

Nokia inoltre ha annunciato quest’oggi la dismissione di Vertu, la nota linea di smartphone Nokia dedicati ad una clientela speciale che non bada certamente a spese. Ma non finisce certamente qui, infatti il colosso finlandese tra le varie misure adottate al fine di ridurre drasticamente i costi di gestione ha deciso di tagliare un buon numero di progetti ancora in fase di sviluppo che ovviamente porteranno alla chiusura di due stabilimenti, il primo ad Ulm in Germania ed il secondo a Burnaby in Canada. Tutti questi tagli puntano ovviamente ad eliminare gli elevati costi aziendali cercando di massimizzare gli utili.

Non rimane quindi che attendere per scoprire cos’altro si inventerà Elop al fine di salvare Nokia dalla chiusura definitiva, nel mentre però sembra muoversi qualcosa anche negli alti livelli dirigenziali sembra infatti che Juha Putkiranta sia stato nominato vice presidente esecutivo.

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