Megaupload riapre? FBI beffata da Kim Dotcom

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Ci sarebbero delle inadempienze procedurali nel lavoro svolto dall’accusa che si è schierata contro Kim Dotcom, fondatore di Megaupload. Come saprete, il portale di file sharing è stato posto sotto sequestro dalle autorità governative americane, in quanto considerato un sito contenente materiale coperto da copyright appartenente a terze parti. Il processo a Kim Schmitz, dunque, non si farà poiché il reato non è stato commesso nel territorio degli Stati Uniti. Su carta, quindi, non potrebbe essere dimostrato il reato compiuto dall’hacker conosciuto in tutto il mondo.

Kim, infatti, è stato molto prudente nel corso dei suoi anni di attività, tanto da aver pensato di stabilire la propria residenza in Nuova Zelanda. Gli USA, dunque, sarebbero intervenuti in merito a un reato che, in realtà era di competenza del diritto internazionale. Inoltre, la polizia neozelandese non ha richiesto le dovute autorizzazioni per le operazioni di sequestro operate sui siti di Megavideo. Anche se gli Stati Uniti vorrebbero processare Schmitz, in realtà la magistratura neozelandese non avrebbe accuse sufficienti per procedere all’estradizione dell’uomo.

Dotcom, dunque, potrebbe ritornare libero molto presto: intanto, è stato comunicato che l’archivio di documenti di Megaupload è salvo e che gli utenti possono stare tranquilli, poiché non rischieranno di perdere quanto conservato sul proprio account. Gli sconfitti, in tutto questo, sarebbero l’FBI, il Dipartimento di Stato americano, ma soprattutto le industrie musicali e cinematografiche, che hanno avuto un ruolo determinante nel trascinare il fondatore del portale direttamente in tribunale. Dotcom ha guadagnato ingenti somme di denaro durante la sua apprezzata attività: milioni di dollari provenienti non solo dagli abbonamenti che ciascun user comprava sul sito per avere maggiore spazio, ma anche dalle inserzioni pubblicitarie presenti sul portale. Le concessionarie di advertising, infatti, erano interessate a pubblicare pubblicità sul popolare sito visitato da milioni di utenti residenti in tutto il mondo.

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